| 11 Enero 2018 |
Ragazzi violenti servono nuovi modelli |
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Vorrei fare eco alle riflessioni di Valeria Parrella sui recenti episodi di violenza di cui sono stati protagonisti i giovani a Napoli. Condivido pienamente il richiamo alla responsabilità educativa degli adulti: una generazione va aiutata a crescere. Se la domanda di maggiore sicurezza è evidente, allo stesso tempo c'è bisogno di educazione alla pace e al dialogo, c'è bisogno di prenderci la responsabilità di aiutare una generazione a crescere.
Nel libro "Alla scuola della pace" a cura di Adriana Gullotta è descritta l'esperienza della Comunità di Sant'Egidio accanto ai bambini e adolescenti delle periferie del mondo. Nel volume è evidente come l'ascolto, il dialogo, la cura assidua per i minori delineano una "civiltà del convivere" fra generazioni diverse.
A Napoli, inoltre, si è in una fase di grandi mutamenti, che non va assolutamente sottovalutata. Una camorra giovane e violenta sta crescendo, prendendo l'eredità dei vecchi capoclan sul territorio ma anche affermando uno stile intimidatorio nelle strade della città. Di fronte alla violenza crescente degli adolescenti non possiamo limitarci come adulti spaventati a invocare pene più severe; dobbiamo cercare di proporre in modo credibile ed autorevole un'alternativa. Non si tratta solo della responsabilità degli addetti ai lavori, la domanda è rivolta a tutti, come genitori e come cittadini.
Marco Rossi
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