Il sogno della Comunità di Sant'Egidio è quello di far tornare la chiesa di Santa Caterina al suo antico splendore. Per riuscirci si appella all'altruismo e alla solidarietà dei parmigiani. La chiesa di borgo Santa Caterina - da sempre appartenuta ai frati Cappuccini - è stata donata alla diocesi in seguito alla vendita del convento, al termine di una lunga e delicata trattativa. L'antica chiesetta è stata quindi affidata alla comunità di Sant'Egidio, che ora mira a ristrutturare i locali annessi, per renderla il fulcro delle proprie attività e servizi. Attualmente, infatti, le varie iniziative promosse si svolgono in più spazi, senza che ci sia un unico luogo di riferimento.
La Comunità di Sant'Egidio è attiva in campo sociale a 360 gradi. Si occupa degli anziani soli e ospitati nelle case di riposo, dei senzatetto, delle famiglie straniere e dei giovani, promuove attività di "doposcuola" e altre iniziative per favorire una cultura della solidarietà e del rispetto reciproco. Uno degli eventi più conosciuti è il pranzo di Natale per i poveri, che si svolge in due chiese cittadine e che negli ultimi anni ha ospitato oltre quattrocento persone. Numerosi e significativi anche i momenti di preghiera proposti alla città. Tra questi, una veglia per i migranti, per le vittime degli attentati di Parigi e per i senzatetto.
«La città - spiega Alessandro Chiesa, della Comunità di Sant'Egidio - ha più che mai bisogno di pozzi d'acqua come quello che vogliamo far sorgere in Santa Caterina, altrimenti rischia di inaridirsi. Il nostro obiettivo è quello di ristrutturare i locali annessi, ma anche la chiesa, per renderla il fulcro delle nostre iniziative che toccano bambini, anziani e bisognosi. Tutti i servizi che portiamo avanti sono a favore della città, a cui chiediamo di sostenere questo importante progetto, sostenuto dalla Fondazione Cariparma e da altre realtà». L'intento è quello di trasformare Santa Caterina in uno dei cuori pulsanti dell'Oltretorrente. «Vogliamo aprire le porte della chiesa agli studenti - rimarca Chiesa - vista la vicinanza con numerose scuole cittadine e fare in modo che vengano ospitate celebrazioni e momenti di preghiera in maniera continuativa».
Nei locali annessi invece verrà ospitato il "doposcuola" «per adolescenti - spiegano i rappresentanti della comunità - per incentivare l'integrazione di "nuovi" italiani con proposte di cittadinanza attiva e favorire il completamento dei percorsi scolastici». Santa Caterina sarà anche «un luogo di incontro per gli anziani del quartiere con gli anziani ospitati nelle strutture limitrofe (Villa Parma, Residenza XXV aprile, Fondazione Casa di Padre Lino) - aggiungono - sosterremo inoltre attività a favore delle persone colpite dalla crisi e promuoveremo la cultura della solidarietà».
Per ristrutturare gli spazi di Santa Caterina servono oltre 100 mila euro, una cifra significativa, ma necessaria per trasformare la chiesa e gli spazi annessi in uno spazio dedicato al servizio e alla solidarietà. Per eventuali donazioni, il conto corrente Comunità di Sant'Egidio Parma Onlus è: 1T 30U0623012700000036825727.
Luca Manari
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