Da anni la Comunità di Sant'Egidio vive l'evento del Rigiocattolo associandolo al progetto Dream. Il Presidente Marco Impagliazzo, professore ordinario di Storia contemporanea nell'Università per Stranieri di Perugia, ci ha spiegato l'iniziativa nelle sue peculiarità.
Come si svolge l'iniziativa del Rigiocattolo e perché nasce all'interno della Comunità di Sant'Egidio?
A Natale coinvolgiamo migliaia di bambini e ragazzi chiedendo loro di regalare un giocattolo perché possa essere venduto a un altro bambino e il ricavato possa essere utilizzato per curare i bambini in Africa. I bambini e i ragazzi sono i veri protagonisti del Rigiocattolo, dalla spiegazione ai loro coetanei, all'allestimento del mercato di solidarietà, alla vendita vera e propria. L'iniziativa nasce dalla consapevolezza che tutti, anche i bambini, possono fare qualcosa per aiutare chi è in difficoltà e ha quindi un carattere di solidarietà ma anche un aspetto "ecologico", perché i giocattoli non si buttano ma vengono recuperati e fatti vivere più a lungo.
Il Rigiocattolo è abbinato al progetto Dream della Comunità. Di cosa si tratta?
Dream è un programma di lotta all'Aids e alla malnutrizione. È presente in dieci paesi africani con 170mila pazienti, tutti curati gratuitamente con i migliori standard terapeutici. Uno dei punti di forza del programma è la cura delle donne incinte sieropositive. Grazie alle terapie i loro figli nascono sani. Fino a oggi già 25.500. Inoltre, sono accuditi dalle loro mamme, che grazie alle cure vivono a lungo.
Grazie al Rigiocattolo cosa è stato possibile realizzare in questi anni?
In questi anni abbiamo sostenuto molti progetti a favore dei bambini in Africa: costruzione di scuole, registrazione delle nascite e da alcuni anni la cura dei piccoli malati di Aids e delle donne incinte. A volte si sente dire che i bambini sono troppo piccoli per parlare loro dell'estrema povertà in cui vivono molti loro coetanei nel mondo, ma molte notizie li raggiungono comunque. Con il Rigiocattolo possiamo far conoscere la povertà di tanti bambini nel mondo chiedendo di impegnarsi per sconfiggerla. Ognuno di loro ha un gioco che può donare per aiutare qualcuno più povero di lui. Quando comprendono che grazie all'impegno di tanti loro coetanei in molte città d'Europa sarà possibile curare 10mila bambini per un intero anno, sono felici e questo rafforza in loro il desiderio di aiutare gli altri e fa loro sperimentare che "c'è più gioia nel dare che nel ricevere".
Il messaggio alla base dell'iniziativa è prezioso per tutti, piccoli e grandi. Cosa possiamo imparare e perché recarci a un Rigiocattolo nel periodo natalizio?
Il Natale deve tornare a essere la festa per accogliere chi è escluso. Il Rigiocattolo ci può aiutare a riscoprire e a vivere il senso vero di questa festa. Rifiutare la cultura dello scarto, come ci insegna Papa Francesco, è mettere al centro i più poveri e insegnare ai nostri bambini a fare qualcosa per aiutare gli altri.