«Sono lieto di incontrarvi in Cattedrale: oggi voi qui incarnate la Chiesa viva accanto a Gesù sacramentato». Insieme al parroco, don Cono Firringa, il vescovo Luigi Marrucci ha così onorato il "Pranzo di Natale con i poveri", promosso il 25 dicembre dalla Comunità di Sant'Egidio con tutte le chiese della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia.
Oltre 120 coperti su tavoli allestiti subito dopo la messa delle ore 12. Occupato tutto lo spazio calpestabile della Cattedrale, per altrettante persone di diversa nazionalità: senza fissa dimora dalla città e da tutto il litorale. Immigrati, cristiani e musulmani, nuovi europei. Anziani soli delle Rsa Villa Santina, Santa Rita o Calamatta accanto a disabili dell'istituto Santa Cecilia. Ben 100 volontari impegnati in varie mansioni, non solo a servire pasti, ma a scaldarli, sporzionarli, impiattarli mentre già dalla mattina nella sala S. Giovanni Paolo II molti avevano accolto "senzatetto" per la prima volta invitati al pranzo, chiacchierando con loro come si fa tra amici. Un'edizione partecipata e molto riuscita, quella del Pranzo storicamente nato nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.
«Benedici, Dio, il cibo che mangiamo, dono della tua Provvidenza» aveva detto Marrucci, seduto tra gli altri, prima di prendere in mano la sua forchetta. Ricco il menù, dall'antipasto al dolce, cucinato ed offerto da ristoranti cittadini (Taverna dell'Olmo, Sora Maria, Baffone, Gambero Rosso, Stuzzichino, La bomboniera, La Giara, catering Coccioloni e Hotel San Giorgio). Donazioni anche dall'ex Fondazione Cariciv e dal proprietario del negozio di Jin Feng, per la parte dei regali. «Ad ogni nostro amico - spiega Massimo Magnano (Comunità Sant'Egidio) - regaliamo qualcosa di nuovo e personale: borse, sciarpe, guanti, ombrelli. Oggetti semplici ma preziosi nella vita di strada».
«Porto i saluti del sindaco Cozzolino e ringrazio i volontari che hanno permesso questo Natale per tutti - aveva detto il vicesindaco, Daniela Lucernoni, salutando i commensali - la Comunità di Sant'Egidio è ormai un'istituzione: lo si vede da questo miracolo».
Stefania Mangia
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