«Sarebbe opportuno che ogni comunità, in una domenica dell'anno liturgico, potesse rinnovare l'impegno per la diffusione, la conoscenza e l'approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio per comprendere l'inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo». Lo scrive Francesco nella Lettera apostolica Misericordia et misera lasciando intendere che gli piacerebbe l'idea di una "Giornata mondiale della Bibbia", oltre alla "Giornata mondiale dei poveri" anch'essa chiesta nella Lettera. Bergoglio, che l'anno scorso nella prefazione a una Bibbia per i giovani pubblicata dalla Conferenza episcopale tedesca, aveva scritto «Volete farmi felice? Leggete la Bibbia», definendola un «libro di fuoco», invoca anche la necessità di una «diffusione più ampia della lectio divina». La proposta di una "Domenica per la Bibbia" era stata avanzata l'anno scorso da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, al Festival Biblico. Riccardi aveva spiegato che così come dal 1200 c'è la festa del Corpus Domini, «a 50 anni dalla "Dei Verbum" del Vaticano II abbiamo il compito di riportare la Bibbia al centro perché è solo con l'ascolto della Parola che si può vivere con il cuore la cultura dell'incontro con l'altro».
La Costituzione sulla Parola di Dio del Vaticano II ha rimesso la Bibbia nelle mani del popolo di Dio correggendo l'indicazione del concilio di Trento che, come reazione alla Riforma di Lutero, l'aveva tolta. Anche una delle Raccomandazioni finali del Capitolo generale della Società San Paolo del 2015 chiedeva ai Paolini di farsi promotori «insieme alla Comunità di Sant'Egidio» di una "Giornata mondiale della Parola di Dio". Adesso è il Papa a chiederlo.
In alcuni Paesi già lo si fa. La Conferenza episcopale inglese da anni dedica alla Bibbia la seconda domenica di Avvento. Si chiama proprio "Domenica della Bibbia "e l'anno scorso in una nota i vescovi inglesi avevano ribadito che «attraverso la Bibbia credenti e non credenti possono giungere al balsamo della misericordia», quasi un'anticipazione delle parole di papa Francesco. In Indonesia è dedicato alla lettura e alla diffusione della Bibbia l'intero mese di settembre e in alcune diocesi dell'America latina invece la festa di San Girolamo (30 settembre), il primo traduttore della Bibbia nel latino della "volgata", la lingua franca nel IV secolo, meno raffinata e retorica e più alla portata del popolo. Fino al Vaticano Il la tradizione di san Girolamo è stata quella canonica approvata per l'intera Chiesa cattolica.
Alberto Bobbio
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