| 2012 九月 10 |
"L' Europa garanzia di pace anche nei Balcani" |
Sarajevo, Van Rompuy al meeting di Sant'Egidio. Messaggio del Papa ai capi religiosi |
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SARAJEVO - Un`Europa senza guerra. Dove le fedi non vengano strumentalizzate. E al cui centro, piuttosto, ci siano la cultura e i libri. È il triplice messaggio che esce da Sarajevo nella prima giornata dell`incontro internazionale "Religioni e culture in dialogo", organizzato dalla Comunità di Sant`Egidio quest`anno nella città simbolo di incroci diversi, a vent`anni dal conflitto in Bosnia.
La mente poliedrica di Andrea Riccardi, fondatore del movimento, storico e oggi ministro, è riuscita a convogliare nella capitale bosniaca non solo leader di varia estrazione religiosa (cardinali e patriarchi, monaci, rabbini e muflì), ma anche il presidente della Commissione europea, Herman van Rompuy, e il capo del governo italiano, Mario Monti. E proprio van Rompuy ha fatto un discorso apprezzato, affermando prima che «l`idea e la missione europea sono di sradicare per sempre la guerra», e che senza l`Unione «non ci sarà mai pace durevole nei Balcani occidentali tanto provati dalla storia». Ma poi il leader della Commissione Ue si è voluto soffermare su quella che ha chiamato «la lezione data al mondo da quella "razza a parte" costituita dai Bibliotecari di Sarajevo». «Bibliotecari che - ha spiegato - a prezzo della loro vita salvarono dalle fiamme e dai bombardamenti collezioni preziose, e specialmente quel tesoro rappresentato dalla Haggadah», antologia di storie, versetti e preghiere della festa per la Pasqua ebraica. Era stata sottratta ai nazisti, ha ricordato van Rompuy, da un erudito musulmano, e preservata dalle bombe della recente guerra di
Bosnia da un archeologo, anch`egli musulmano. «Questo manoscritto miniato-ha continuato - porta in sé la multiculturalità. E mi piace che questo simbolo sia un libro. Perchè, come scrive Jorge Luis Borges, "il mondo esiste solamente grazie a un libro". E tutto è cominciato con un libro, con dei libri. Con la Torah, la Bibbia e il Corano». Monti, rendendo omaggio alla Comunità di Sant`Egidio, definita «faro nel mondo di cui l`Italia è orgogliosa di esserne sede», ha ricordato come «le religioni siano tornate a essere una realtà importante per la coesione sociale. Sarajevo e i Balcani sono da sempre luogo di mescolanza, simbolo della sofferenza, ma anche della necessità dell`incontro». Ma il nuovo appuntamento internazionale organizzato dalla cosiddetta "Onu di Trastevere", come è stata chiamata Sant`Egidio, rappresenta di certo anche la forza di cui oggi è accreditato il movimento fondato da Riccardi e guidato dal presidente Marco Impagliazzo: nelle istituzioni, nella società, in Vaticano.
Messaggi sono stati a loro inviati ieri dal Papa e dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E se il Pontefice nel suo invito ha detto che è stato il «no a Dio» a scatenare in Bosnia «la violenza senza limiti», Riccardi nel suo discorso gli ha fatto eco dicendo che «solo la pace è santa, non la guerra». Applausi scroscianti al suo accenno al cardinale Carlo Maria Martini, da poco
scomparso, ricordato con una sua citazione: «Non c`è forza piu` potente - aveva detto l`arcivescovo emerito di Milano - della debolezza della preghiera».
Marco Ansaldo
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