| 2012 九月 11 |
Lahham: gli uomini di buona volontà possono essere creatori di ponti |
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Le culture diverse che spesso non si fondono in una società si sposano in un uomo. Vivono insieme nell’arcivescovo cattolico Maroun Lahham, ausiliare di Gerusalemme. Far vivere insieme le culture è quanto auspica la Comunità di Sant’Egidio. Perché è in questo insieme che è riposto il futuro. Monsignor Lahham è nella capitale bosniaca, voce autorevole di questo dibattito della Comunità di Sant`Egidio. Israele e la Bosnia si somigliano nella guerra. Cosa può insegnare l`una all`altra? È Israele che deve prendere lezione, perché dopo le sofferenze la Bosnia ha saputo negoziare la pace. Sono deluso della politica di Israele perché nel conflitto israelo-palestinese ha saputo trattare il problema ma non risolverlo. Israele preferisce vivere da sola. È un`isola che ha sempre paura dell`oceano arabo. Duecento milioni di arabi in tutto il mondo li avremo sempre. Meglio averli come amici che come avversari. Lei è figlio di genitori palestinesi ma ha assorbito la cultura occidentale. Come ha vissuto questa condizione? Quando mi rivolgo agli arabi parlo con i cinque sensi, e quando parlo con un occidentale lo capisco molto meglio di un arabo che non ha una cultura occidentale. La tragedia è tutta qui. Il problema resta quello del ponte tra due rive spesso distanti... Non si può trattare una persona diversa se prima non la conosci. Parleresti in aria. Più conosci una persona più puoi amarla e, quando si ama una persona, si accetta la sua diversità. Una convergenza senza una previa conoscenza non serve. C`è bisogno di amore perché più si ama e più ci si capisce. A chi tocca costruire questi ponti: alla cultura, alla politica o alle religioni? Possono costruirli le persone di buona volontà di tutte queste dimensioni, anche se è più difficile trovarle nella politica. In politica non si è mai amici perché ciascuno è sempre mosso da un interesse. Erdogan e Assad erano amici ma gli interessi li hanno resi nemici. Gli uomini della religione, della cultura, dell`arte e della musica possono essere creatori di ponti. Un`altra guerra e quella degli immigrati. Che fare? Ero vescovo a Tunisi quando è iniziata la fuga verso Lampedusa. Questo è lo scandalo attuale, perché la Tunisia, che è un paese abbastanza povero, ha accolto duecento mila libici che fuggivano dalla guerra. L`Italia e l`Europa non sanno dare risposta immediata agli immigrati. Eppure l`uomo dovrebbe essere abituato a tali invasioni... Invasioni, chiamiamole così, dall`Occidente verso l`Oriente, e viceversa. Nessuno è soltanto colpevole e nessuno è soltanto vittima. L`Oriente era arrivato fino a Vienna, adesso sta arrivando dappertutto. Bisogna perdonarsi e riconciliarsi. La paura è sempre una cattiva consigliera per gli uni e per gli altri. Le scelte fatte nella paura saranno sempre sbagliate. L`altro è sempre un`opportunità e un arricchimento. C`è sempre una parte di verità nell`altro che ci arricchisce. Nessuno ha il monopolio della verità. Ognuno ha bisogno della verità dell`altro. Pretendere di avere Dio in tasca è un errore. Dio appartiene a tutti.
Ruggiero Giovanni
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