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Avellino: Camera di Commercio

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Informazioni FONTE : Camera di Commercio di Avellino

Camera di Commercio di Avellino - Cenni Storici

La Camera di Commercio di Avellino fu fondata con Regio Decreto 23 ottobre 1862, a soli 3 mesi di distanza dalla legge 6 luglio 1862, n.680. Quest'ultima, allo scopo di mettere ordine tra le diverse istituzioni disseminate sul territorio con le denominazioni pi� disparate (Camere di agricoltura; Camere di commercio; Camere di commercio, arti e manifatture, ecc.) aveva stabilito che, in sostituzione di tale pletora di organismi aventi la comune finalit� di promuovere gli interessi commerciali ed industriali della circoscrizione, fossero istituite in tutto il Regno le Camere di Commercio e Arti.

L'insediamento della Camera di Commercio e Arti di Avellino avvenne il primo gennaio 1864. La nuova istituzione - che in provincia aveva avuto quale progenitrice la Societ� di agricoltura del Principato Ulteriore, poi trasformata in Societ� economica - si pose subito all'attenzione della pubblica opinione affrontando una serie di problemi economici e sociali riguardanti l'intera circoscrizione.

All'epoca il Principato Ulteriore -cos� era chiamata la provincia di Avellino- contava 355.000 abitanti sparsi in 130 Comuni, per una superficie territoriale di 3.650 kmq. La popolazione era dedita in prevalenza all'agricoltura; c'era, poi, un discreto apparato manifatturiero formato da piccole botteghe artigiane e da qualche opificio industriale. I settori presenti spaziavano dai molini, favoriti dall'abbondanza di corsi fluviali, ai pastifici; dalle ferriere e ramiere alle cartiere; dalla concia delle pelli al battiloro; dalle fabbriche di panni di lana a quelle di cappelli; dalle botteghe per la fabbricazione di armi agli opifici per la costruzione di carri e carrozze. Particolarmente floridi erano il commercio e i trasporti in quanto Avellino, area di cerniera tra il Napoletano e la Capitanata, costituiva il luogo naturale di transito tra la capitale del regno e le pi� importanti citt� delle Puglie.

E proprio la questione legata ai trasporti fu uno dei principali problemi sui quali appunt� la sua attenzione l'Ente camerale irpino, preoccupato dello stato di isolamento della provincia rispetto alle altre aree limitrofe. Strade ferrate, agricoltura (in particolare vitivinicoltura), istruzione professionale e credito furono i temi affrontati nei suoi primi anni di vita dalla Camera di Commercio e Arti di Avellino. Alcuni locali in via Casale, una stradina del centro della citt�, costituirono la sua prima sede. Pochi anni pi� tardi si trasfer� nel Palazzo Salomone in via del Conservatorio delle Oblate, a pochi passi dal cuore commerciale dell'Avellino di fine Ottocento. Ma ben presto anche la sede di palazzo Salomone divenne troppo angusta per un ente che vedeva crescere di anno in anno la sfera della sua attivit�. Cos� fu deciso di acquistare il palazzo de Conciliis di piazza Duomo, uno storico edificio gi� appartenuto agli Amoretti e ai Quartulli, facoltose famiglie avellinesi.

La Camera di Commercio di Avellino ha vissuto buona parte della sua storia nel Palazzo di piazza Duomo, occupato dagli uffici camerali fino al 1970. Successivamente l'Ente trasfer� la sua sede in un edificio costruito ad hoc in viale Federico Cassitto, nei pressi della Villa Comunale intitolata all'insigne studioso gi� Segretario della Societ� Economica, l' istituzione che, come � noto, aveva preceduto nel tempo l'Ente camerale.

Il ritorno di una parte degli uffici nello storico palazzo di Piazza Duomo, completamente ristrutturato dopo il catastrofico terremoto del 1980, � avvenuto nell'ottobre 1997.