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Dal primo libro di Samuele 14, 1-52

1Un giorno Gi�nata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: "Su vieni, portiamoci fino all'appostamento dei Filistei che sta qui di fronte". Ma non disse nulla a suo padre. 2Saul se ne stava al limitare di G�baa sotto il melograno che si trova in Migr�n; la sua gente era di circa seicento uomini. 3Achi� figlio di Achit�b, fratello di Icab�d, figlio di P�ncas, figlio di Eli, sacerdote del Signore in Silo, portava l'efod e il popolo non sapeva che Gi�nata era andato. 4Tra i varchi per i quali Gi�nata cercava di passare, puntando sull'appostamento dei Filistei, vi era una sporgenza rocciosa da una parte e una sporgenza rocciosa dall'altra parte: una si chiamava B�zez, l'altra S�ne. 5Una delle rocce sporgenti era di fronte a Micmas a settentrione, l'altra era di fronte a G�baa a meridione. 6Gi�nata disse allo scudiero: "Su, vieni, passiamo all'appostamento di questi non circoncisi; forse il Signore ci aiuter�, perch� non � difficile per il Signore salvare con molti o con pochi". 7Lo scudiero gli rispose: "F� quanto hai in animo. Avv�ati e v�! Eccomi con te: come il tuo cuore, cos� � il mio". 8Allora Gi�nata disse: "Ecco, noi passeremo verso questi uomini e ci mostreremo loro. 9Se ci diranno: Fermatevi finch� veniamo a raggiungervi, restiamo in basso e non saliamo da loro. 10Se invece ci diranno: Venite su da noi!, saliamo, perch� il Signore ce li ha messi nelle mani e questo sar� per noi il segno". 11Quindi i due si lasciarono scorgere dall'appostamento filisteo e i Filistei dissero: "Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti". 12Poi gli uomini della guarnigione dissero a Gi�nata e al suo scudiero: "Salite da noi, che abbiamo qualche cosa da dirvi!". Gi�nata allora disse al suo scudiero: "Sali dopo di me, perch� il Signore li ha messi nelle mani di Israele". 13Gi�nata saliva aiutandosi con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Gi�nata e, dietro, lo scudiero li finiva. 14Questa fu la prima strage nella quale Gi�nata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, entro quasi met� di un campo arabile.

15Si sparse cos� il terrore nell'accampamento, nella regione e in tutto il popolo. Anche la guarnigione e i suoi uomini d'assalto furono atterriti e la terra trem� e ci fu un terrore divino.

16Le vedette di Saul che stavano in G�baa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine che fuggiva qua e l�. 17Allora Saul ordin� alla gente che era con lui: "Su, cercate e indagate chi sia partito da noi". Cercarono ed ecco non c'erano n� Gi�nata n� il suo scudiero. 18Saul disse ad Achia: "Avvicina l'efod!" - egli infatti allora portava l'efod davanti agli Israeliti -. 19Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto che era sorto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: "Ritira la mano". 20A loro volta Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all'attacco, ma ecco trovarono che la spada dell'uno si rivolgeva contro l'altro in una confusione molto grande. 21Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, si voltarono, per mettersi con Israele che era l� con Saul e Gi�nata. 22Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Efraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono a inseguirli e batterli. 23Cos� il Signore in quel giorno salv� Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.

24Gli Israeliti erano sfiniti in quel giorno e Saul impose questo giuramento a tutto il popolo: "Maledetto chiunque guster� cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici". E nessuno del popolo gust� cibo. 25Tutta la gente pass� per una selva dove c'erano favi di miele sul suolo. 26Il popolo pass� per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la port� alla bocca, perch� il popolo temeva il giuramento. 27Ma Gi�nata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allung� la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riport� la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono. 28Uno del gruppo s'affrett� a dire: "Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: Maledetto chiunque toccher� cibo quest'oggi!, sebbene il popolo fosse sfinito". 29Rispose Gi�nata: "Mio padre vuol rovinare il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi, perch� ho gustato un poco di questo miele. 30Dunque se il popolo avesse mangiato oggi qualche cosa dei viveri presi ai nemici, quanto maggiore sarebbe stata ora la rotta dei Filistei!".

31In quel giorno percossero i Filistei da Micmas fino ad Aialon e il popolo era sfinito. 32Quelli del popolo si gettarono sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono e li mangiarono con il sangue. 33La cosa fu annunziata a Saul: "Ecco il popolo pecca contro il Signore, mangiando con il sangue". Rispose: "Avete prevaricato! Rotolate subito qui una grande pietra". 34Allora Saul soggiunse: "Passate tra il popolo e dite a tutti: Ognuno conduca qua il suo bue e il suo montone e li macelli su questa pietra, poi mangiatene; cos� non peccherete contro il Signore, mangiando le carni con il sangue". In quella notte ogni uomo del popolo condusse a mano ci� che aveva e l� lo macell�. 35Saul innalz� un altare al Signore. Fu questo il primo altare che egli edific� al Signore.

36Quindi Saul disse: "Scendiamo dietro i Filistei questa notte stessa e deprediamoli fino al mattino e non lasciamo scampare uno solo di loro". Gli risposero: "F� quanto ti sembra bene". Ma il sacerdote disse: "Accostiamoci qui a Dio". 37Saul dunque interrog� Dio: "Devo scendere dietro i Filistei? Li consegnerai in mano di Israele?". Ma quel giorno non gli rispose. 38Allora Saul disse: "Accostatevi qui voi tutti capi del popolo. Cercate ed esaminate da chi sia stato commesso oggi il peccato, 39perch� per la vita del Signore salvatore d'Israele certamente costui morir�, anche se si tratta di Gi�nata mio figlio". Ma nessuno del popolo gli rispose. 40Perci� disse a tutto Israele: "Voi state da una parte: io e mio figlio Gi�nata staremo dall'altra". Il popolo rispose a Saul: "F� quanto ti sembra bene". 41Saul parl� al Signore: "Dio d'Israele, f� conoscere l'innocente". Furono designati Gi�nata e Saul e il popolo rest� libero. 42Saul soggiunse: "Tirate a sorte tra me e mio figlio Gi�nata". Fu sorteggiato Gi�nata. 43Saul disse a Gi�nata: "Narrami quello che hai fatto". Gi�nata raccont�: "Realmente ho assaggiato un p� di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morir�". 44Saul disse: "Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Gi�nata!". 45Ma il popolo disse a Saul: "Dovr� forse morire Gi�nata che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadr� a terra un capello del suo capo, perch� in questo giorno egli ha agito con Dio". Cos� il popolo salv� Gi�nata che non fu messo a morte. 46Saul cess� dall'inseguire i Filistei e questi raggiunsero il loro paese.

47Saul si assicur� il regno su Israele e mosse contro tutti i nemici all'intorno: contro Moab e gli Ammoniti, contro Edom e i re di Zoba e i Filistei e dovunque si volgeva aveva successo. 48Comp� imprese brillanti, batt� gli Amaleciti e liber� Israele dalle mani degli oppressori. 49Figli di Saul furono Gi�nata, Isb�al e Malkis�a; le sue due figlie si chiamavano Merab la maggiore e Mikal la pi� piccola. 50La moglie di Saul si chiamava Achin�am, figlia di Achim�az. Il capo delle sue milizie si chiamava Abner figlio di Ner, zio di Saul. 51Kis padre di Saul e Ner padre di Abner erano figli di Abi�l. 52Durante tutto il tempo di Saul vi fu guerra aperta con i Filistei; se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva al suo seguito.

 

 

Samuele_1
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