Signor Presidente della Repubblica Italiana, Le loro Altezze Reali, Santità, illustri rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni, cari amici,
A nome della Comunità di Sant’Egidio vi esprimo un caloroso benvenuto a questo incontro “sete di pace” che si apre oggi ad Assisi. Sarà un incontro speciale, un grande giubileo. Trent’anni fa, nel 1986 il santo papa Giovanni Paolo II invitò i leader delle grandi religioni mondiali in questa città di San Francesco per pregare insieme per la pace.
Erano tempi diversi: c’era la guerra fredda che divideva il mondo in due blocchi. Poi è venuto il tempo della globalizzazione, con tante nuove conflittualità, guerre e violenza diffusa, ma anche tante nuove opportunità di incontro, in cui religioni e culture svolgono un ruolo significativo.
Il cammino comune di questi 30 anni di incontro e dialogo ha generato tante paci locali – come si è visto recentemente nel processo di riconciliazione per la Repubblica Centroafricana – e saluto il suo Presidente qui tra di noi . Lo spirito di Assisi ha liberato le risorse di pace che abitano in tutte le religioni e Le ha messe a confronto con la sete di pace che vive in tutti i popoli e in tutti gli esseri umani, al di là della loro appartenenza religiosa o filosofica.
Cari amici, abbiamo tanti motivi per partecipare a questo trentesimo, ma soprattutto sentiamo che il nostro mondo ne ha più che mai bisogno. Questi trent’anni di ascolto, scoperta, dialogo sono un frutto maturo, un patrimonio da offrire con maggiore generosità e da tradurre con più pertinenza nelle piaghe di sofferenza dell’umanità di oggi.
Per questo siamo grati a Papa Francesco che sarà con noi nel giorno finale di quest’incontro e ringranziamo oggi della sua presenza il Presidente della Repubblica Itialiana, Sergio Mattarella. Siamo contenti di ritrovarci in questa città significativa di Assisi, in un’Italia sempre bella ed accogliente.
Ringraziamo le famiglie francescane con le quali abbiamo lavorato per realizzare questo evento.
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