change language
sei in: home - news newslettercontattilink

Sostieni la Comunità

  
21 Aprile 2015 | BARI, ITALIA

Colloquio Internazionale

Cristiani nei paesi in guerra, minoranze, stragi del mare: le proposte di Sant'Egidio e il Summit intercristiano di Bari 29-30 aprile: la parola alle Chiese d'Oriente

Conferenza stampa di Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo nella Sala della Pace di Sant’Egidio -Iniziativa con la Federazione delle Chiese Evangeliche per aprire un corridoio umanitario in Marocco e in Libano assicurando viaggi sicuri ai richiedenti asilo dall’Africa e dal Medio Oriente – Il governo di Tripoli si impegna a fermare i trafficanti di disperati

 
versione stampabile

Concepito come il primo “summit intercristiano” per affrontare il dramma delle minoranze religiose perseguitare nel Medio Oriente, la preparazione del Colloquio Internazionale “Cristiani in Medio Oriente: quale futuro?”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Arcidiocesi di Bari, è stato investito dalla tragedia dei migranti morti a centinaia nel Mediterraneo. E così, se l’obiettivo del Colloquio che si terrà a Bari il 29 e 30 aprile resta quello di “colmare un vuoto di pensiero, di ascolto e di azione”, come ha detto il fondatore della Comunità Andrea Riccardi, ecco che l’orizzonte si è allargato all’intero spettro di un’emergenza che appare senza fine. Anzi, ha detto il presidente della Comunità Marco Impagliazzo, nella conferenza stampa che si è svolta nella Sala della Pace di Sant’Egidio, l’obiettivo è proprio quello di “superare l’emergenza” partendo dall’ ”ascolto della realtà”, dando la parola ai protagonisti, ai capi delle Chiese cristiane d’Oriente, che “vedono messa in questione la permanenza delle loro comunità nelle terre in cui sono presenti da secoli, prima ancora dei musulmani”.

Ascoltare la loro testimonianza, come faranno a Bari i governanti europei – dal ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni al segretario per le Relazioni con gli Stati della Santa Sede, Paul Richard Gallagher e ai rappresentanti dei governi tedesco, francese, britannico, statunitense, russo, greco e cipriota – dovrebbe servire a superare la “sordità” manifestata dalla comunità internazionale e dalla sua diplomazia rispetto ad un problema finora affrontato o ricorrendo a strumenti sbagliati – la guerra – o nascondendo il capo sotto la sabbia del deserto. “La guerra non serve – ha detto Impagliazzo – , non è uno strumento di soluzione dei conflitti; le guerre iniziano e non finiscono mai, e lasciano dietro di sé conseguenze imprevedibili. Quel che manca è invece uno strumento legittimato di polizia internazionale che possa operare in determinate situazioni locali per trovare una soluzione a situazioni di crisi”.

Per il raffreddamento della crisi in Siria, ha ricordato Andrea Riccardi, lo strumento diplomatico idoneo era stato individuato nella proposta di “Save Aleppo”, il progetto per salvare Aleppo, città di millenaria coabitazione tra religioni e culture, con una tregua protetta dalla comunità internazionale. Proposta lanciata da Sant’Egidio e raccolta dall’inviato dell’Onu Staffan De Mistura che l’ha presentata al Consiglio di Sicurezza, ma inspiegabilmente lasciata cadere nell’indifferenza delle potenze europee: una buona idea “rimasta travolta dagli avvenimenti ma ancor prima dalla dimenticanza e dal disimpegno della comunità internazionale”, ha detto con rammarico Andrea Riccardi; e tuttavia “il cantiere rimane aperto, anche se è stato provvisoriamente abbandonato dagli operai che erano stati chiamati a portare avanti il lavoro”.

Riccardi ha anche ricordato la proposta, da lui stesso lanciata tre anni fa e fino ad oggi rimasta inascoltata, per un “Safe Haven” che riguardasse la piana di Ninive, dove sono presenti i cristiani ed altre minoranze. Che fare ora perché lo stesso fallimento non venga ripetuto sul fronte tragico degli sbarchi? Marco Impagliazzo ha riportato cifre eloquenti: da gennaio ad oggi su 133 sbarchi in Italia 105 sono stati generati in Libia; su 17 mila profughi arrivati sulle nostre spiagge, 14 mila provenivano dalle coste libiche. E’ dunque lì che bisogna intervenire. In proposito, il presidente della Comunità ha dato conto dei primi promettenti risultati della diplomazia di Sant’Egidio: “Abbiamo chiesto al governo di Tripoli di dare una prova di buona volontà intervenendo sui trafficanti di esseri umani per fermare questa vergogna, e il governo di Tripoli ha risposto positivamente, così come si è impegnato a dare degna sepoltura alle vittime dell’ultimo naufragio. Lo consideriamo un piccolo ma concreto segnale della volontà di aprire una trattativa seria per affrontare un problema gigantesco”.

Sullo stesso piano si pone l’iniziativa elaborata da Sant’Egidio insieme alla Federazione delle Chiese Evangeliche per fare in modo, ha detto Riccardi, che “venire in Europa come rifugiati non significhi più per i profughi dall’Africa e dal Medio Oriente sottoporsi al ‘giro della morte’ dei barconi allo sbando nel Mediterraneo”. L’iniziativa è stata illustrata da Marco Impagliazzo: “ Si tratta di aprire un canale umanitario in Marocco e in Libano, collegato ai consolati europei, al quale si possano rivolgere i richiedenti asilo per ottenere un visto che consenta loro di affrontare in sicurezza il viaggio verso la salvezza”. L’ipotesi di sperimentare questi “humanitarian desk”, ha detto Impagliazzo, “è già prevista dagli accordi di Schengen e dallo stesso Trattato di Lisbona che prevede una forma di ‘protezione sussidiaria e temporanea’ per chi fugge da guerre o da calamità naturali. In questo modo si potrebbe assicurare una via di transito sicura e protetta ai profughi verso l’Europa. Le gravi crisi di questi giorni giustificano il ricorso ad una misura peraltro giuridicamente consentita. Il  finanziamento di questi ‘humanitarian desk’ sarebbe assicurato da una parte dell’8 per mille devoluto alle Chiese Evangeliche e da contributi volontari raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio”. 


 LEGGI ANCHE
• NEWS
7 Febbraio 2018

50 anni di Sant'Egidio: la gioia del Vangelo da Roma alle periferie del mondo

IT | DE | PT
7 Febbraio 2018

'Un aspetto chiave di Sant'Egidio è la sua dedizione al dialogo' Da Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme, gli auguri per il 50mo

IT | DE
7 Febbraio 2018

'Vi auguro di continuare la vostra missione per la pace': Ahmad Al-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar, per i 50 anni di Sant'Egidio

IT | DE
7 Febbraio 2018

Il patriarca Daniel di Romania: auguri a Sant'Egidio di proseguire il suo impegno per l'integrazione, i poveri, il dialogo

6 Febbraio 2018

Sant'Egidio, 50 anni al servizio della pace - intervista a Marco Impagliazzo

IT | ES | CA | ID | HU
6 Febbraio 2018

Gli auguri del pastore valdese Bernardini per i 50 anni di Sant'Egidio: continuiamo insieme per la pace, la giustizia, i corridoi umanitari

IT | HU
tutte le news
• STAMPA
12 Febbraio 2019
Notizie Italia News

L'ottava arte: quella di includere. Artisti con disabilità ed esclusione ...

11 Febbraio 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

13 Marzo 2018
RP ONLINE

Flucht, Abi, Studium

28 Febbraio 2018
Domradio.de

"Wahrhaft ökumenische Bewegung"

27 Febbraio 2018
Bayerischer Rundfunk

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

27 Febbraio 2018
La Repubblica

Profughi, dal Corno d'Africa a Roma corridoio umanitario per 114 persone

tutta la rassegna stampa
• EVENTI
10 Febbraio 2018 | ROMA, ITALIA

Liturgia di ringraziamento per il 50mo anniversario della Comunità di Sant'Egidio

30 Gennaio 2018 | TRIESTE, ITALIA

Conferenza ''Trieste, città aperta e inclusiva''

27 Gennaio 2018 | NAPOLI, ITALIA

Naples without violence. La solidarietà cambia il mondo

25 Gennaio 2018 | PADOVA, ITALIA

Convegno ''La città del noi, una proposta per Padova''

23 Gennaio 2018 | LIVORNO, ITALIA

Memoria della deportazione degli ebrei di Livorno

23 Gennaio 2018 | ROMA, ITALIA

Presentazione del libro ''Alla Scuola della Pace. Educare i bambini in un mondo globale''

tutti gli Incontri di Preghiera per la Pace
• NO PENA DI MORTE
10 Ottobre 2017

Nella Giornata mondiale contro la pena di morte visitiamo i condannati più poveri in Africa

15 Aprile 2017
STATI UNITI

Fermate le esecuzioni in Arkansas in seguito all'esposto di un'azienda farmaceutica

18 Febbraio 2016
ROMA, ITALIA

IX Congresso Internazionale dei Ministri della Giustizia per un mondo senza pena di morte, il 22 febbraio a Roma

27 Ottobre 2015
GIAPPONE

Il supplizio di Iwao, da 47 anni nel braccio della morte

20 Ottobre 2015
GIAPPONE

Giustizia e diritti umani per una società senza pena di morte - #NoJusticewithoutlife in Giappone

10 Ottobre 2015
STATI UNITI

La Comunità di Sant'Egidio lancia la prossima "Giornata Mondiale delle città per la vita"

5 Ottobre 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

12 Marzo 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 Marzo 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 Marzo 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 Marzo 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 Marzo 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

vai a no pena di morte
• DOCUMENTI
Scrittore, Polonia

Adam Michnik

Premio Nobel per la Pace, Argentina

Adolfo Pérez Esquivel

Arcivescovo, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, Santa Sede

Agostino Marchetto

Grande Imam di Al-Azhar, Egitto

Ahmad Muhammad Al-Tayyeb

Associazione “Muhammadiyyah for Scholars”, Marocco

Ahmed Abbadi

Direttorato del Grand Mufti dell'Oman

Ahmed Saud Said al-Siyabi

tutti i documenti
• LIBRI

Fare Pace





San Paolo

Andrea Riccardi - Tutto può cambiare





San Paolo
tutti i libri

VIDEO FOTO
3:12
Il pranzo di Natale 2017 a Praga - parrocchia di S. Antonin
Il video della cerimonia finale di #pathsofpeace
2:21:42
Panel 9 - Migranti: salvare, accogliere, integrare #PathsofPeace

163 visite

162 visite

172 visite

172 visite

167 visite
tutta i media correlati