La Comunità di Sant’Egidio e la diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca hanno dato vita all’evento “Carta di Leuca.0: Mediterraneo, un mare di ponti” che si è svolta dal 11 al 14 agosto nel Salento. Giovani italiani del Sud insieme a giovani immigrarti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno detto, con le loro parole e con il loro cammino comune: “Non più muri, ma ponti; basta con l’esclusione dell’altro e il respingimento di chi è diverso. Che il Mediterraneo cessi presto di essere un mare di morte per i tanti rifugiati che cercano di navigarlo alla ricerca di un futuro per la loro vita, ma torni ad essere un mare di pace e di unità tra i popoli, attraversato da ponti di solidarietà e di collaborazione!”.
Hanno animato la tre giorni i giovani delle Comunità di Sant’Egidio della Puglia e un gruppo di nuovi europei di “Genti di Pace”, impegnati da diversi anni,per accogliere, ma anche integrare chi raggiunge il nostro Paese alla ricerca di salvezza e di futuro. Una famiglia siriana porterà al convegno la testimonianza di come, grazie ai corridoi umanitari frutto del lavoro di Sant’Egidio insieme alla Federazione delle Chiese Evangeliche e le Chiese valdesi e metodiste, sia stato possibile, dalle atrocità della guerra, raggiungere il nostro Paese in tutta sicurezza.
Anche giovani di Pax Christi, del Focsiv e di altre realtà hanno partecipato agliincontri.
Il 14 agoto, dalla tomba di don Tonino Bello, dopo una testimonianza della lotta alla violenza delle maras, le bande giovanili in Salvador e della solidarietà con i più deboli, è partito il pellegrinaggio conclusivo nella notte, verso la punta di Santa Maria di Leuca. Accoglienza all’altro, integrazione, solidarietà tra giovani italiani e rifugiati, ponti di dialogo e vie di speranza e di futuro, tra i temi principali espressi nella Carta di Leuca, proclamata alla conclusione dell’evento. L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Puglia e legata alla realizzazione del Parco Culturale Ecclesiale “De Finibus Terrae”, è solo la prima tappa di un “progetto europeo e mediterraneo” che la Comunità di Sant’Egidio - da sempre impegnata nel campo dell’accoglienza e della solidarietà con chi è più svantaggiato - insieme alla diocesi di Ugento, intende sviluppare nei prossimi anni. |