change language
tu es dans: home - l'oecum�...dialogue - rencontr...tionales - antwerp ...e future newslettercontactslink

Soutenez la Communauté

  

Les arrivées des premiers couloirs humanitaires 2018 en Italie. La nouvelle phase du projet, devenu un modèle d'accueil et d'intégration pour l'Europe

"PAIX SUR TOUTES LES TERRES" : 1er janvier, une marche pour un monde qui sache accueillir et intégrer

Le premier jour de l'année nouvelle, manifestations sur tous les continents pour soutenir le message du pape François

De l'Indonésie au Salvador, de l'Allemagne au Mozambique, voici les nouvelles galeries d'images des repas de Noël de Sant'Egidio dans le monde

Des photos continuent d'affluer de tous les continents, regardez-les sur notre carte interactive!

Galerie de photos et vidéos du repas de Noël à Santa Maria in Trastevere

Visite virtuelle de la crèche de Sant'Egidio : Jésus accueilli par les pauvres, les malades, les sans logis et les hommes de toutes confessions

Sant'Egidio et la Muhammadiyah signent à Djakarta un nouvel accord pour la paix et le dialogue interreligieux

une délégation de la Communauté menée par Marco Impagliazzo se trouve en Indonésie

Sant'Egidio au conseil de sécurité de l'ONU pour un point sur la République centrafricaine

Mauro Garofalo : "Le succès de ce premier désarmement garantit la crédibilité de l'ensemble du processus en actes"

Donner à manger aux personnes âgées au Mozambique : distribuitions d'aides alimentaires aux plus pauvres dans la ville de Beira

Aidons les réfugiés rohingyas au Bangladesh

La Communauté de Sant’Egidio lance une collecte de fonds pour envoyer des aides dans les camps de réfugiés au Bangladesh, en collaboration avec l’Eglise locale

Tous les textes de la rencontre #Pathsofpeace

L'assemblée d'inauguration de la rencontre internationale Chemins de Paix

Chemins de 2017 : tout sur la rencontre internationale des religions du monde pour la paix

Le programme, les intervenants et les événements en direct streaming

Global friendship, #MoreYouthMorePeace : le message et l’engagement des Jeunes pour la paix à Barcelone

rendez-vous l’année prochaine à Rome !

 
version imprimable
9 Septembre 2014 09:30 | Thomas More, Campus Carolus, Room 006

Intervento

Vian Dakheel


Yazidi Community, member of the Parliament, Iraq

Il mio discorso oggi non sarà un discorso politico. Vorrei rivolgermi a voi in qualità di essere umano, trascurando il discorso politico. Vorrei parlarvi da cuore a cuore dicendovi che, mentre sono seduta qui, mi arrivano in continuazione telefonate da persone rapite che mi chiedono di intercedere per liberarli e io non so cosa fare. 

79 famiglie, ognuna di 6 o 7 persone, sono trattenute ora in un villaggio vicino a Mosul e mi chiedono aiuto perché sono assediate. Sono trattenute con la forza, inermi: o si convertono oppure verranno sgozzate. Sono minacciate del rapimento delle loro donne, che saranno vendute nei suk. Vi comunico dei dati dolorosi, non discorsi altisonanti.

Prima di venire qui ho incontrato 35 bambini, dai 4 ai 6 anni, orfani. Hanno perso tutte le loro famiglie, non hanno nessun superstite fra i loro parenti. Erano in uno stato di choc, non capivano  nulla di quanto accadeva intorno a loro. 

In agosto siamo stati sorpresi: venivamo sgozzati, le donne venivano violentate e vendute, le nostre case sono state sequestrate e distrutte e ci chiedevamo: perché? Perché tutto questo? Siamo umani e viviamo qui in pace, perché tutto questo?

Le donne yazide rapite sono più di 5.000, dai 13 ai 60 anni. Vengono segregate: le vergini sono separate dalle più anziane e ognuna viene venduta con  - mi dispiace dirlo – una tariffa diversa. Una donna vergine a Mosul viene ceduta per 150 dollari. 300 donne sono state vendute in Siria, a 300 dollari ogni ragazza. Così siamo state disonorate!

La tragedia è stata che, quando queste donne sono state rapite, avevano dei bambini: sono state separate da loro. Chiedo a voi, padri e madri, cosa vi succede quando vi portano via un  figlio e lo tengono segregato? 750 bambini, dai 3 ai 10 anni, sono segregati, separati, da soli. Non sappiamo dove sono, non sappiamo che fine hanno fatto.

Bambini che non capiscono nulla della vita, sono ora prigionieri. Quale madre sopporterebbe che il suo bambino sia strappato dalle sua braccia e di non saper più cosa succede a suo figlio. E’ stato sgozzato? Sua figlia è stata violentata? Donne nel fiore degli anni nelle mani dei selvaggi dell’ISIS! Questa è la verità, questa è la tragedia che accade oggi agli yazidi in Iraq.

Abbiamo passato 10 giorni fuggendo sulle montagne: fame, sete. Ho visto con i miei occhi bambini piccoli con i piedi sanguinanti, perché abbiamo camminato 40 ore! Bambini che mangiavano l’erba, le foglie degli alberi per la fame. Bambini morti di sete, mamme che hanno abbandonato i figli per salvare altri figli. Ho conosciuto una donna che mi ha detto: Avevo 5 figli. 2 handicappati li ho lasciati sulla montagna per salvare gli altri 3.

Quando ero in aereo, quello che è caduto, il pilota ha detto che il peso era troppo grande e non sarebbe riuscito a volare. Una donna mi ha dato i suoi figli, di 4 e 5 anni e ha detto: Portali via, io ritorno sulla montagna. Salva almeno i miei due figli, io ritornerò.

Questa è la nostra tragedia e questo accade oggi. Gli yazidi hanno abbandonato le loro case a Sinjar, siamo arrivati in Kurdistan, a Dohuk, a Erbil e grazie a Dio abbiamo trovato almeno dell’acqua da bere. In governo del Kurdistan ci ha dato ogni aiuto, ma il governo del Kurdistan non può tutto. La gente di Dohuk ci ha aiutato e siamo grati di cuore. Non hanno fatto distinzioni tra yazidi e musulmani, hanno dato da bere a tutti e ci hanno ospitato nelle loro case. Ma questo non può bastare.

Vi parlo non in veste di politico o di parlamentare, ma come essere umano, come yazidi. Forse siamo in 100 qui, ma ognuno di voi può dire 10 parole per incidere con chi ha intorno: 1000 parole, altre 1000 parole. Forse potremo incidere, farci ascoltare da coloro che prendono le decisioni. Le nostre donne sono nelle mani dell’ISIS; abbiamo bisogno della nostra terra che ci è stata portata via ingiustamente e non capiamo ancora perché. Vi chiedo: aiutateci con l’acqua, con il cibo, perché senza questo cosa potremo fare? 

Una donna mi è venuta a trovare a casa dicendo: Avevo 5 bambine, 3 sono state sequestrate dall’ISIS che le ha vendute in Siria. Mi restano due figlie. Cosa fare con queste due figlie? Non ho saputo cosa risponderle. Voi tutti siete padri e madri: chi sopporterebbe che sua figlia sia rapita, venduta e poi violentata!

Per questo vi chiedo una cosa sola, ognuno di voi può aiutarci. Chiediamo ai governi di liberare le nostre vittime, le nostre donne rapite. Vogliamo tornare a casa, ma vogliamo tornare con una protezione. Non è pensabile tornare così, perché chi ci ha ucciso era il nostro vicino! Vogliamo una protezione, vogliamo essere armati.

Ci rivolgiamo ai paesi che parlano di democrazia e si riempiono la bocca di diritti umani, che parlano di diritti della donna e del bambino. Dove sono questi diritti? C’è piuttosto un genocidio nel XXI secolo! Questo chiediamo: vogliamo protezione, vogliamo le nostre ragazze indietro, vogliamo la nostra terra. Vogliamo che il governo del Kurdistan sia aiutato, perché possa aiutare noi a voltare pagina. Vi chiediamo di aiutarci. Chiediamo di considerare quello che è accaduto agli yazidi un genocidio avvenuto nel XXI secolo.

Infine penso che ognuno di voi, con la sua umanità, può tendere la mano verso di me e dirmi: Io sono con te in questa battaglia.

 

(trascrizione dalla registrazione audio-video a cura della redazione)

 

PROGRAMMA
PDF

LIVE STREAMING



NOUVELLES CONNEXES
30 Janvier 2018
BANGUI, RÉPUBLIQUE CENTRAFRICAINE

Chantal, Elodie et les autres : des enfants en soins avec le programme DREAM à Bangui, capitale de la Centrafrique

IT | ES | DE | FR | CA | NL
25 Janvier 2018
ROME, ITALIE

Centrafrique. Le président Touadéra en visite à Sant’Egidio : « Merci pour le soutien au processus de paix : la nouvelle phase de désarmement commence maintenant »

IT | ES | DE | FR | PT | CA | ID
1 Janvier 2012

Marche pour la paix sur toutes les terres


Rome, un long cortège jusqu'à la Place Saint-Pierre. Les salutations du pape Benoît
IT | DE | FR | NL | RU
24 Octobre 2011

L'Esprit d'Assise : 25 années de prière pour la paix

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU
21 Mars 2011

Jos (Nigeria) : conférence sur la paix, le service aux pauvres et le dialogue interreligieux

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL
2 Janvier 2011

A Rome, le pape salue les participants à la marche "Paix sur toutes les terres" organisée par la Communauté de Sant'Egidio

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | CS
toutes les actualités liées

ACTUALITÉS À L'AFFICHE
2 Février 2018

D'Argentine au sanctuaire des martyrs de Saint-Barthélemy, les reliques des religieux tués en 1976


La prière a été présidée par Mgr Oscar Vicente Ojea, président de la Conférence épiscopale argentine
IT | ES | FR
1 Février 2018 | IRAK

Irak : inquiétude de Sant'Egidio devant le recours à la peine de mort

IT | ES | DE | FR
30 Janvier 2018 | PARIS, FRANCE

Bienvenue ! L'arrivée à Paris de 40 réfugiés syriens par les couloirs humanitaires ouverts en France

IT | ES | DE | FR | CA | ID

ASSOCIATED PRESS
26 Février 2018
Roma sette
Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»
23 Février 2018
Domradio.de
"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"
22 Février 2018
Famiglia Cristiana
La preghiera sia un urlo contro le guerre
21 Février 2018
Vatican Insider
Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa
21 Février 2018
SIR
Giornata preghiera e digiuno: Comunità di Sant’Egidio, adesione all’invito del Papa. Veglia nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e in molte città italiane
toutes les revues de presse associées