Bishop of Antwerp
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Cari amici,
la settimana scorsa qualcuno ha messo questa cartolina nella mia cassetta delle lettere. Era la brochure di questo incontro internazionale religioni e culture in dialogo, 100 anni dopo la prima guerra mondiale. Dietro il titolo di questo incontro “la pace e’ il futuro” era stato messo un grande punto interrogativo rosso. Oggi capisco bene questo punto interrogativo rosso. La pace è il nostro futuro? Lo scorso anno e l’estate scorsa sono scoppiati un conflitto dopo l’altro soprattutto nell’Europa dell’Est e in Medio Oriente. Era molto tempo che non vedevamo tante immagini di attentati con bombe, città distrutte, militari uccisi, e soprattutto civili uccisi e perfino due giornalisti decapitati. Chi non è preoccupato di quale fine farà la pace nel prossimo futuro?
Vari partecipanti che si erano iscritti a questo incontro, hanno dovuto desistere in queste ultime settimane perché non potevano lasciare il loro paese e il loro popolo in queste condizioni difficili. Siamo uniti a loro nei nostri pensieri e nella nostra preghiera.
Signor Presidente del Consiglio Europeo,
Signor Governatore della Provincia di Antwerpen,
Signor Sindaco di Antwerpen,
Egregi rappresentanti delle Autorità civili,
Egregi Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali,
Egregi rappresentanti di altre religioni e filosofie mondiali,
Egregio Professor Riccardi e membri della comunità di S. Egidio,
Egregi partecipanti a questo incontro internazionale,
vi do il benvenuto ad Antwerpen.
Molti di voi contribuiscono, ciascuno nel suo luogo, ad una società piu pacifica. Nei prossimi giorni ne parlerete l’uno con l’altro. Che il vostro colloquio abbia luogo ad Antwerpen è importante per la nostra città e la nostra diocesi. Anche noi, comunità cristiane e di altre religioni presenti qui, vogliamo costruire una società più pacifica per ogni uomo. Grazie alla comunità di Sant’Egidio per aver organizzato questo incontro internazionale nella nostra città, grazie anche a tutti quelli che sostengono questo importante evento e che lo rendono possibile. A nome della Diocesi di Antwerpen vi auguro di tutto cuore tre giorni belli e profondi. Spero che dopo questi giorni possiamo sostituire il punto interrogativo rosso sulla brochure in un punto esclamativo verde. Perché crediamo nella pace e la vogliamo costruire. E lei deve avere l’ultima parola.
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