change language
sie befinden sich in: home - pressearchiv newsletterkontaktlink

Unterstützung der Gemeinschaft

  
10 Februar 2017

L'arcivescovo Becciu per l'anniversario di Sant'Egidio

Una presenza vivace

Andate avanti su questa strada preghiera, poveri e pace. E camminando cosi aiutate a far crescere la compassione

 
druckversion

Continuare a lavorare tenacemente «per la pace, la riconciliazione, il dialogo fraterno con i membri delle varie religioni»: è quanto ha raccomandato l'arcivescovo Angelo Becciu sostituto della Segreteria di Stato, alla comunità di Sant'Egidio, nel quarantanovesimo anniversario della fondazione. Nella circostanza il presule ha celebrato la messa nella basilica di San Giovanni in Lacerano alla presenza soprattutto di studenti, lavoratori, anziani e senza fissa dimora, profughi, immigrati, volontari, amici collaboratori della Comunità, guidati dal presidente Marco Impagliazzo e dal fondatore Andrea Riccardi.
«Presenza vivace creativa nella Chiesa di Roma» - ha ricordato monsignor Becciu - 
Sant'Egidio «gradatamente si è diffusa in tante altre Chiese nel mondo» dilatando il raggio d'azione «non soltanto geograficamente, ma anche nella molteplicità delle iniziative e delle opere». Non è stato, ha spiegato, «un progetto programmato a tavolino. Con apertura e generosità vi siete lasciati guidare dallo Spirito che, attraverso le circostanze più varie, vi ha aperto strade sempre nuove, dilatando i vostri orizzonti su quelli stessi della Chiesa».
Commentando le letture della liturgia, il celebrante ha ricordato come la comunità di 
Sant'Egidio fin dagli inizi si sia «rivolta verso chi è in situazione di emarginazione in stato dì abbandono. Si è lasciata guidare dalla grande lezione del libro della Genesi: uomo e donna sono creature di Dio, plasmate dalle sue mani; portano in sé l'immagine e la somiglianza con Dio. Quale dignità della persona umana!». Del resto, ha fatto notare, «Lo sguardo del Creatore non è discriminante, non divide in categorie i suoi figli e le sue figlie: sono la sua creatura, amata, per la quale è pronto a sacrificare il Figlio amato, perché l'ama come ama suo Figlio. Davanti all'uomo e alla donna egli stesso mostrò la sua meraviglia ed esplose in un grido di gioia». Per cui «secondo questa pagina della Scrittura, non ci sono persone ai margini: ogni persona è al centro, è il centro». Da qui l'invito affinché lo sguardo del Creatore diventi «il nostro sguardo: ogni persona che incontro è "molto" buona, è "carne della mia carne, ossa delle mie ossa". Di ogni persona mi "ricordo" e "prendo cura". Mi è stata affidata dall'amore di Dio, come Eva è stata posta davanti ad Adamo che l'ha riconosciuta e accolta come un altro sé; diversa da sé e insieme simile a sé. È la ricchezza della complementarietà che ognuno offre all'altro e dall'altro riceve. L'altro è il dono che Dio mi fa perché la mia vita sia completa, perché non sia solo».
Inoltre, ha proseguito monsignor Becciu, «da quando Dio si è incarnato e si è identificato con ogni persona, l'uomo e la donna hanno acquistato un valore davvero inestimabile». Anzi «l'altro, per piccolo che sia, è davvero Gesù! Devo amarlo come amo Gesù. Anche perché lo stesso «Papa Francesco continua a ripeterci che l'amore cristiano non è una idea astratta, ma si rende concreto nell'aiutare gli altri, cominciando dai deboli e i poveri, che sono "la carne di Cristo"». Di conseguenza «il valore dell'altro non si misura dal reddito e dall'efficienza. Che i
poveri siano sempre il vostro tesoro - ha esortato il sostituto della Segreteria di Stato - e possiate continuare a toccare in loro la "carne di Cristo", con l'amore e la cura con cui si vive l'Eucaristia».
In particolare l'arcivescovo ha voluto fare riferimento «all'integrazione di immigrati e rifugiati, di cui le nostre società hanno bisogno» incoraggiando la comunità «a continuare a costruire ponti, legami, perché si affermi una civiltà del vivere insieme, una civiltà dell'amore, anche se questo non è l'orientamento del nostro mondo, soprattutto in questi tempi». Ricordando poi come il cammino di 
Sant'Egidio abbia «preso origine da un gruppo di liceali che, invece di progettare un futuro pensando esclusivamente al successo e alla carriera professionale, ha deciso di dar vita a una scuola popolare per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, lasciandosi interpellare dalle audaci esigenze del Vangelo».
Il celebrante ha marcato gli inizi dell'esperienza nelle «periferie, ben prima che questa parola fosse impiegata in maniera programmatica da Papa Francesco». Dunque oggi la missione della Comunità «è andare in tutte le periferie, dove vi sono conflitti, dove le persone non sono riconosciute nella loro dignità, dove le diversità sono vissute come esclusione e conflitto invece che come arricchimento» per portavi «la presenza di Cristo», rigenerare la fratemità e far sì che «le periferie, tornino a essere "al centro"» rendendole «consapevoli della loro dignità, attive e protagoniste nel tessuto sociale e nella vita della Chiesa».
Quindi l'arcivescovo Becciu ha commentato l'episodio proposto dal Vangelo di Marco: «Sento forte la suggestione di questa donna: - ha detto - viene dalla regione della Siria e chiede pietà per la figlia. Non rappresenta - si è chiesto - le mamme siriane che chiedono aiuto per i figli? Le mamme che assistono in varie parti del mondo allo strazio della guerra?
» E poiché «la donna trova sua figlia guarita, tornando a casa», il presule ha chiesto ai membri di Sant'Egidio, con l'aiuto di Dio, di contribuire «ad alleviare le sofferenze di tante madri!».
Infine si è soffermato sul luogo della celebrazione: «Questa chiesa di San Giovanni in Laterano, che la tradizione vuole "madre e capo di tutte le chiese"». In proposito ha ricordato come la comunità sia nata nella Chiesa di Roma e ne sia «tuttora un'espressione vitale». Per questo, ha affermato, occorre amare la città e cooperare per «renderla ancora più bella e ospitale. Il legame con il vescovo di Roma - ha sottolineato - deve continuare a caratterizzaivi, non soltanto qui, ma anche nelle altre parti del mondo dove giunge la vostra carità». Anzi, «la vostra "romanità" faccia di voi altrettanti collaboratori di Papa Francesco, che dilatano il suo cuore e le sue braccia, giungendo là dove non può arrivare fisicamente. Facendo così concorrerete a riportare ogni persona al centro e a fare di ogni periferia un nucleo di vita e di umanità nuova. Solo così cambierà anche la geopolitica mondiale e il seme del Vangelo produrrà frutti abbondanti di pace».
In conclusione l'arcivescovo Becciu ha riproposto la consegna di Papa Francesco quando nel giugno 2014 visitò la comunità: «Andate avanti su questa strada: preghiera, poveri e pace. E camminando così aiutate a far crescere la compassione nel cuore della società - che è la vera rivoluzione, quella della compassione e della tenerezza - a far crescere l'amicizia al posto dei fantasmi dell'inimicizia e dell'indifferenza».


 LESEN SIE AUCH
• NACHRICHT
23 Januar 2018
PERU

Die Gemeinschaft Sant’Egidio von Lima bei Treffen mit Papst Franziskus

IT | ES | DE | FR | PT
13 Januar 2018

Der Welttag des Migranten und Flüchtlings ermutige Europa zur Förderung der Integration – vorbildliches Modell der humanitären Korridore zur Nachahmung

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL
1 Januar 2018
ROM, ITALIEN

Gruß und Ermutigung durch Papst Franziskus für die Teilnehmer der Kundgebungen „Friede auf der ganzen Erde”

IT | ES | DE | FR | PT | NL | HU
22 Dezember 2017
ROM, ITALIEN

Andrea Riccardi wurde von Papst Franziskus in Audienz empfangen: Humanitäre Korridore und Frieden waren Gesprächsthemen

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | ID
17 Dezember 2017

Herzlichen Glückwunsch Papst Franziskus! Vielen Dank für die Freude eines Evangeliums, das Arme und Peripherien erreicht und der Welt einen Weg der Barmherzigkeit und des Friedens weist

IT | DE | FR | ID
14 Dezember 2017
ROM, ITALIEN

Online-Besuch der Krippe in der Kirche von Sant’Egidio: Jesus wird von den Armen, Kranken, Obdachlosen und Menschen aller Religionen empfangen

IT | ES | DE | FR | CA | NL
alle neuigkeiten
• DRÜCKEN SIE
26 Februar 2018
Corriere della Sera - Ed. Roma

Sant’Egidio, il nostro presidio d’umanità contro la solitudine

25 Februar 2018
kathpress

Kardinal Marx fordert mehr Engagement für Einheit der Menschen

25 Februar 2018
Domradio.de

"Gräben zuschütten"

25 Februar 2018

„Gräben zuschütten, Spaltungen überwinden“

24 Februar 2018
Domradio.de

Im Dienst der karitativen Arbeit

22 Februar 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

den gesamten pressespiegel
• KEINE TODESSTRAFE
10 Oktober 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

7 Oktober 2015
VEREINIGTE STAATEN

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

5 Oktober 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

24 September 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

12 Marsch 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 Marsch 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 Marsch 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 Marsch 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 Marsch 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

28 Februar 2015
VEREINIGTE STAATEN

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

15 Februar 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

11 Dezember 2014
MADAGASKAR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

gehen keine todesstrafe
• UNTERLAGEN

Grußwort von Marco Impagliazzo am Ende der Liturgie zum 48. Jahrestag der Gemeinschaft Sant'Egidio

alle dokumente

FOTO

235 besuche

241 besuche

246 besuche

221 besuche

249 besuche
alle verwandten medien