change language
benne vagy: home - sajtószemle newsletterlink

Support the Community

  
Április 18 2016

I profughi arrivati a Roma con il Papa. Ritorno alla vita (a scuola di italiano)

I racconti delle famiglie siriane: «Grazie Francesco, ci ha trattati come un padre»

 
nyomtatható verzió

La vita vince sempre, è questo il punto: «Quand'è che andiamo a visitare il Colosseo?», domandano pieni di voglia, nel loro primo giorno romano grazie al Papa, Suhila e suo figlio primogenito Rachid. Loro che hanno ancora negli occhi Palrnira e il teatro di Bosra, prima dello scempio. Lei, Suhila, 49 anni, sarta di professione, costretta da quelli dell'Isis, a Deir Ezzor, a mettere il burqa, così, da un giorno all'altro, per evitare lo sgozzamento nella pubblica piazza. Madre e figlio, ieri notte hanno finalmente dormito in un letto vero dopo tre mesi di odissea tra Siria, Turchia e Lesbo. E ieri al risveglio han fatto colazione con «latte, caffè, cornetti e marmellata», così come sempre si dovrebbe, raccontano all'interprete siriana della Comunità di Sant'Egidio, Asmaa Sawaw.
Il paradiso oggi è senz'altro qui, nel cortile fiorito della scuola di lingua e cultura italiana di via Fienaroli 13, nel cuore di Trastevere, dove anche Riad, due anni, siriano di Al Zabatani, fa scoppiare i palloncini azzurri in giardino insieme con la sua nuova amica italiana Maria. E già, perché qui scoppiano solo palloncini.
E' la mamma di Riad, Nour Zaheda, 31 anni, microbiologa, a ringraziare papa Francesco a nome di tutti e 12 siriani musulmani che sabato pomeriggio hanno lasciato per sempre Lesbo e i suoi incubi: «Il Papa - dice Nour - si è comportato con noi profughi come fa un padre con i suoi figli. E nessun Paese musulmano, nessun leader musulmano, lo sottolineo, ha mai pensato di accoglierci così come invece ci ha accolto lui». Erdogan, Assad, fischieranno loro le orecchie. «Noi abbiamo speso 6 mila dollari - racconta il marito di Nour, Hasan, 31 anni, che progettava giardini a Damasco prima delle bombe -. Abbiamo dovuto pagare cinque trafficanti per arrivare a Lesbo e sfuggire prima all'esercito siriano e poi ai miliziani dell'Isis che mi volevano arruolare per la Guerra Santa. Mi fermavano sempre ai posti di blocco perché portavo i jeans... Per fortuna non mi hanno ammazzato». «Adesso, invece, andremo a vivere in Vaticano - continua felice la moglie -. Che effetto ci farà visitare San Pietro? Amazing, bellissimo. Noi siamo musulmani, ma le religioni sono tutte uguali quando c'è il rispetto per l'altro, il rispetto per le persone. Grazie Francesco!».
Osama, 37 anni, tipografo di Zamalka, frazione di Damasco, chiede insieme a sua moglie Wafa, 30 anni, parrucchiera, se c'è un posto per pregare insieme con i loro bambini Omar e Masha, sei e otto anni, «Qua è un sogno - dice Osama -. In poche ore mi sono già dimenticato di Assad...». La professoressa Daniela Pompei, colonna portante della scuola di lingua italiana di Sant'Egidio, li accompagna in una saletta e intanto comincia a far lezione ai due bambini: «Ciao, come ti chiami?». Perché la lingua - spiega - è la chiave vera per l'integrazione. Tutte e tre le famiglie hanno già presentato domanda di asilo politico e subito hanno voluto anche iscriversi ai corsi d'italiano: oggi sarà la loro prima volta in classe. «In via Fienaroli c'è il mondo», dice la prof con gli occhi lucidi perché il piccolo Omar, alla domanda «ti piace l'Italia?» tradotta in siriano, le ha appena risposto alzando il pollice come Fonzie per dire ok. Lui che da mesi non riusciva più ad addormentarsi.
Qui c'è il mondo. Qui c'è il paradiso e qui c'è ancora l'inferno, ma entro pochi giorni svanirà: Masha e Omar hanno avuto la febbre alta, l'altra notte. Al contatto con gli altri bimbi della scuola, però, sono guariti. «Sabato sull'aereo con il Papa - dice Osama ridendo alla professoressa Pompei - abbiamo mangiato per la prima volta le lasagne col parmigiano. Buonissime! Non è che, per caso, ne è rimasto un piatto?». In fondo anche il parmigiano fa bene all'integrazione.


 OLVASSON
• HÍREK
Január 1 2018
RÓMA, OLASZORSZÁG

Róma, 2018, január 1., Békét minden földnek

IT | ES | DE | FR | PT | NL | HU
Július 19 2017

Nyelv, kultúra, szolidaritás: az integráció alapjai – záróvizsgát tettek a Sant’Egidio közösség nyelviskoláinak diákjai

IT | DE | HU
Június 21 2017
RÓMA, OLASZORSZÁG

Akik a remény útján haltak meg – Imádság azok emlékére, akik Európa felé vezető útjuk során vesztették életüket

IT | ES | DE | FR | CA | HU
Április 23 2017

Ferenc pápa homíliája a Szent Bertalan-bazilikában

IT | ES | FR | PT | HU
Április 22 2017
RÓMA, OLASZORSZÁG

Fényképek Ferenc pápa látogatásáról a Tiberis-szigeten található Szent Bertalan-bazilikában április 22-én

IT | EN | ES | DE | FR | PT | HU
Április 22 2017
RÓMA, OLASZORSZÁG

Andrea Riccardi üdvözlő szavai Ferenc pápához a korunk mártírjaira emlékező imádságon

IT | PT | HU
minden hír
• RELEASE
Március 13 2018
RP ONLINE

Flucht, Abi, Studium

Február 26 2018
Agenzia SIR

Corridoi umanitari: Caritas-Sant’Egidio-Gandhi Charity, “un modello di successo per un mondo più giusto”

Február 21 2018
Vatican Insider

Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa

Február 21 2018
SIR

Giornata preghiera e digiuno: Comunità di Sant’Egidio, adesione all’invito del Papa. Veglia nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e in molte città italiane

Február 21 2018
OnuItalia

Rohingya: la crisi nei colloqui di Sant’Egidio con la premier del Bangladesh

Február 20 2018
Avvenire

La Comunità, nei volti, nei luoghi

a teljes sajtószemle
• NO HALÁLBÜNTETÉS
Október 10 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

Október 7 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

Október 5 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

Szeptember 24 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

Március 12 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

Március 12 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

Március 9 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

Március 9 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

Március 9 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

Február 28 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

Február 15 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

December 11 2014
MADAGASZKÁR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

nem megy a halálbüntetés
• DOKUMENTUMOK

Dossier: What are the humanitarian corridors

az összes dokumentum

FOTÓK

249 látogatások

234 látogatások

241 látogatások

185 látogatások

283 látogatások
a kapcsolódó média