Paesi dove la violenza tra i giovani a spesso diffusa, tra povertà e un difficile contesto sociale.
La Comunità di Sant'Egidio, con il sostegno della Provincia di Roma, rilancia ii progetto "Per un mondo senza violenza", rivolto a bambini e ragazzi di sette Paesi del Centro e del Sud America.
I volontari di Sant'Egidio si occuperanno della scolarizzazione dei giovani, inserimento dei ragazzi di strada e dei disabili, delle minoranze etniche e dei figli delle famiglie a rischio.
«Pur in un memento di difficoltà economica - afferma l'assistente ecclesiastico della Comunita S.Egidio, Don Matted Zuppi - non rinuniciamo a questa iniziativa che, nella sua prima edizione, tra il 2005 e il 2009, ha coinvolto 5.000 bambini e 900 operatori».
Il programma prevede sostegno allo studio superiore, educazione sanitaria e integrazione dei ragazzi come "educatori" nelle Scuole della pace della Comunita. I centri di attivita sono 14, in altrettante città di Nicaragua, Honduras, Cuba, Haiti, Colombia, El Salvador, Ecuador, con capitali quali Tegucigalpa, L'Avana, San Salvador e Bogota o città come Guayaquil, Leon e Medellin. «Attraverso incontri e scambi culturali con i ragazzi romani - sostiene l'assessore provinciale al Bilancio, Antonio Rosati -
l'iniziativa si rivelerà utile sia per i giovani dei Paesi coinvolti che per quelli delle scuole romane».
Il costo triennale (2011-2013) del progetto di 280 mila e 682 euro, di cui 70.682 da parte della Comunita S.Egidio e 210 mila dalla Provincia, con quote di 70 mile euro all'anno. «Saranno interessati 1,000, tra bambini e adolescenti - ricorda Gianni La Bella, della Comunita - con una duplice proposta, rivolta alle fasce 12-44 anni e 15-18 anni».
L'iniziativa si rivolge a paesi con difficili situazioni interne dai problemi di Haiti, tra povertà ed effetti del terremoto 2010, alla violenza diffusa della Colombia, alle criticità di El Salvador. «Nella Capita San Salvador - racconta Jaime Aguilar, responsabile della Comunità in Centro America - nel 2010, ci snno stati 4.053 omicidi, con un tasso che, a livello nazionale, raggiunge i 71 omicicii all'anno ogni 100 mile abitanti, contro i 9 della media mondiale>>. E ancora, il fenomeno delle "maras", la diffusione di gang giovanili (la stima e di 100 mile ragazzi). «Il progetto - conclude Don Zuppi - vuole facilitare l'inserimento dei giovani che crescono in contesti difficili». A Roma e provincia, sono circa 40 mila gli immigrati dai 7 paesi coinvolti dal progetto, la comunità piu numerosa e quella dell'Ecuador, con 15 mila persone.
Brugnara Luca
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