ISOLAMENTO e frammentazione della società trascinano sempre più persone nella povertà. E molti sono giovani e separati. Succede a Roma. Come racconta Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio nel presentare quella che nel tempo è passata alla storia come la "guida Michelin dei poveri", ovvero il vademecum su "Dove mangiare, dormire, lavarsi" nella Capitale. Arrivata quest'anno alla 26ma edizione, la guida ( 235 pagine suddivise con oltre 600 indirizzi) sarà distribuita, gratis, in 13mila copie a senza fissa dimora e operatori sociali.
«Ci vuole una maggiore inclusione per proteggere le persone più vulnerabili», per Impagliazzo e «all'inizio del Giubileo occorre sottolineare che la misericordia significa anche ricostruire le reti sociali». Anche perché, riassume il presidente della Comunità «colpisce come il 78% delle persone che si trovano in strada provenga in gran parte da storie di isolamento legate principalmente alle separazioni: se viene meno la famiglia ci si ritrova in difficoltà e più facilmente in povertà».
Altro fattore importante, per la tenuta sociale «è il lavoro, che la nostra Costituzione non a caso inserisce nel suo primo articolo, come valore sociale e non solo economico». Tanto da spingere Impagliazzo a citare l'esperienza dalla Città Ecosolidale della Comunità di Sant'Egidio. «Il centro distribuisce ogni settimana 5 tonnellate di vestiti e ha ridato lavoro a decine di persone».
Fin qui la mappa sociale dei bisogni, poi però, arrivano i numeri. Che mostrano come nella nostra città sono, a oggi, circa 7700 le persone che vivono per strada «ma solo circa 2.500 hanno la possibilità di dormire al riparo: 3000 lo trovano in alloggi di fortuna e 2500 non hanno nulla», dice Impagliazzo. Una offerta, in diminuzione, che paga l'onda lunga dí Mafia Capitale «ché ha rallentato o bloccato alcuni appalti per la gestione dell'accoglienza notturna e quest'anno ci saranno nelle strutture accreditate con il Comune 100 posti in meno». Anche se il Comune fa notare come il ilano freddo di quest'inverno preveda, al contrario, un incremento di 150 posti letto e da gennaio saranno disponibili, in più, anche i 100 della Caritas in via Casilina Vecchia.
C'è poi una nota positiva: aumenta a Roma, infatti, la generosità. Le associazioni in servizio sulle strade sono ora 40, tre in più rispetto all'anno scorso, e oltre 2500 cittadini offrono il proprio tempo per portare cene a chi vive per strada. E a proposito di pasti Impagliazzo ha ricordato i due appuntamenti di Natale: la cena di domani e il pranzo di dopodomani. Una realtà che negli anni è cresciuta e ha allargato i propri confini: le previsioni, parlano di 20mila pasti. Tant'è che oltre al pranzo di Natale nella basilica di Santa Maria In Trastevere, in molti quartieri è già tutto pronto per accogliere poveri, rifugiati clochard. Iniziativa lanciata con l'hastag #MercyChristmas. Tradotto: Natale della misericordia.
Anna Rita Cellis
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