| 5 Ağustos 2008 |
Iniziativa dei volontari della Comunità di Sant'Egidio |
Scuola di pace per giovani musulmani ad Aceh |
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BAGOR, 4. Un tendone eretto vicino alla stazione degli autobus funziona come «scuola di pace» dove sei giovani volontari cattolici illustrano a una classe di 15 giovani musulmani, tra i 6 e i 12 anni, temi che riguardano la convivenza e la collaborazione tra le persone e i gruppi che professano diverse fedi.
Questo è quanto avviene il sabato pomeriggio di ogni settimana alla periferia di Banda Aceh, capoluogo della provincia autonoma di Aceh, una delle regioni indonesiane dove il messaggio integralista islamico trova maggiore accoglienza e appoggio a causa anche delle estreme condizioni di povertà in cui vive gran parte della popolazione di fede musulmana.
I quindici giovani studenti appartengono alle famiglie musulmane più povere della zona mentre i sei volontari cattolici fanno parte della Comunità di Sant'Egidio, il gruppo di volontariato cattolico sorto a Roma nel 1968 per iniziativa di un gruppo di studenti liceali e poi diffusosi in molti Paesi del Terzo Mondo.
Maria, una delle volontarie cattoliche della Comunità di Sant'Egidio in Indonesia, riferisce a un corrispondente locale dell'agenzia UcaNews, che il fine della «scuola di pace» a Banda Aceh è quello di aiutare i giovani musulmani a socializzare e a insegnare loro il rispetto per chi è diverso. «Durante le due ore di lezione — afferma Maria — insegnano ai ragazzi il significato della pace ma anche forniamo loro alcune nozioni scolastiche per migliorarne l'apprendimento».
Per padre Sebastianus Eka, che si definisce «amico spirituale» dei giovani volontari cattolici a Banda Aceh, la «scuola di pace» è utile per insegnare ai giovani musulmani il valore della solidarietà cristiana. Gli stessi leader religiosi musulmani di Banda Aceh non sono contrari a questa iniziativa rivolta verso i ragazzi musulmani più poveri e apprezzano lo spirito di carità e di solidarietà che anima i giovani volontari cattolici.
La stessa «scuola di pace» viene gestita dai volontari cattolici della Comunità di Sant'Egidio anche nella capitale indonesiana Jakarta. Qui, però, l'impegno è ancora maggiore poiché la scuola viene frequentata settimanalmente da 150 giovani poveri musulmani. Appena una decina, invece, i volontari cattolici impegnati nel ruolo di insegnanti.
La giovane volontaria Eveline Winarko afferma che ciò che più apprezzano i piccoli islamici è un semplice ma affettuoso abbraccio per far dimenticare a loro il senso di esclusione.
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AYRICA OKUYUN
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