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La Comunidad de Sant'Egidio y los gitanos


 
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 Un'amicizia che viene da lontano

Le attività della Comunità di Sant’Egidio con i Rom e Sinti in Italia iniziano nel 1982 a Roma attraverso l’incontro con alcune centinaia di persone Rom Khorakené provenienti dalla diverse Repubbliche della Jugoslavia e accampatisi nella periferia est della città. I primi interventi, tutti svolti da volontari non retribuiti si sono rivolti ai bambini: corsi di alfabetizzazione pomeridiani e inserimento scolastico nelle scuole statali. Contemporaneamente è cresciuta la conoscenza e la fiducia con gli adulti. In quel periodo iniziano anche i primi interventi di “mediazione” con i gagé (i “non rom”) residenti (il quartiere era molto degradato e la presenza del campo aveva creato forti tensioni). Da allora la conoscenza e l’amicizia con Rom e Sinti è cresciuta.

In Italia e in Europa

Essendo la Comunità di Sant’Egidio presente in diverse città italiane ed europee, le sue attività con Rom e Sinti non si sono limitate a Roma. Con gli anni interventi di diversa natura sono nati e continuano anche a Genova, Novara, Firenze, Napoli, Milano, come a Barcellona, Madrid, Wurzburg, Anversa.

L'amicizia al quotidiano: imparare a vivere insieme

• Le “Scuole della Pace”. Due o tre volte alla settimana diversi gruppi di minori (tra i trenta e i quaranta) Rom e/o Sinti per ogni campo in cui è presente la Comunità di Sant’Egidio, partecipano insieme a minori non rom alle “Scuole della Pace”. Si tratta di centri posti nei quartieri vicino agli insediamenti dove i volontari organizzano momenti di educazione all’incontro interculturale, all’amicizia, alla pace, al rispetto dei “diversi” (disabili e anziani), al rispetto dell’ambiente. Ogni pomeriggio ci sono momenti dedicati al gioco, alla merenda, allo studio e all’approfondimento di alcune tematiche legate ai diritti dei minori. I risultati di queste attività sono esposti in due grandi manifestazioni cittadine svolte in due momenti dell’anno.

• I volontari della Comunità di Sant’Egidio si recano più volte alla settimana presso i campi e/o gli insediamenti dove vivono i Rom e i Sinti, per andarli a trovare o per motivi legati a particolari necessità (visite mediche, problemi con le istituzioni, ecc.)

Il centro "Genti di Pace"

Una volta a settimana, il venerdì, è aperto a Roma in Via Anicia, 7 il “Centro Genti di Pace”, esclusivamente rivolto ai Rom e ai Sinti. Si tratta di un centro di prima accoglienza dove si possono ottenere a titolo gratuito diversi servizi:
1. visita medica
2. doccia
3. pacco alimentare
4. vestiti
5. consulenza legale
6. orientamento amministrativo
7. domiciliazione per la residenza o la richiesta di asilo politico


Per la sua natura (è un centro di “prima accoglienza”, ma ha anche servizi rivolti a chi è più inserito nel contesto sociale), al centro si rivolgono ogni settimana oltre 150 Rom di origine e presenza in Italia molto diversificata. In questi anni sono venuti oltre 7 mila rom. Il Centro è divenuto un osservatorio privilegiato per ciò che riguarda i nuovi arrivi (in questi anni abbiamo registrato oltre 5000 rom giunti dalla Romania).

"Diritto alla Scuola, Diritto al Futuro"

E’ un programma realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio per favorire la riuscita scolastica dei bambini Rom e Sinti. Il programma ha permesso l'inserimento a scuola dei bambini rom attraverso il sostegno alle loro famiglie. Il programma è nato anche dalla constatazione dell'inutilità di lamentare la non iscrizione, la non frequenza, l’insuccesso scolastico, l’abbandono o il ricorso dei bambini Rom all'accattonaggio senza creare le condizioni necessarie per un loro reale e positivo inserimento nella scuola. 

Per questo, sono state pensate e realizzate delle borse di studio a sostegno delle famiglie che si impegnano a far frequentare la scuola con serietà. Il programma prevede l’opera di alcuni educatori e di mediatori culturali Rom, in modo che gli stessi siano attori del progetto e contribuiscano all’implementazione presso le famiglie. Il contratto di borsa di studio è sottoscritto dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla famiglia del bambino e consiste in un contributo di 100 euro mensili a fronte dell’adempimento di alcuni obblighi da parte dei bambini e dei loro genitori: 

- non superare tre assenze mensili non giustificate; 

- adempiere rigorosamente tutti i doveri scolastici e le attività extrascolastiche comprese quelle del periodo estivo; 

- avere almeno un colloquio mensile con gli insegnanti; 

- educare il figlio, in ogni circostanza, al rispetto degli altri e dei loro diritti; ed alla convivenza civile. 


Il Carcere

Una volta a settimana i volontari della Comunità si recano in uno dei Penitenziari di Roma (Regina Coeli, Rebibbia o Casal del Marmo) per visitare le detenute o i detenuti Rom e/o Sinte. Spesso infatti la carenza di documenti non permette ai familiari di visitare i propri congiunti detenuti.

I giovani solidali

Una volta a settimana un gruppo di adolescenti Rom e/o Sinti appartenente a una delle Scuole della Pace svolge attività di volontariato recandosi presso Istituti di degenza dove vivono anziani per organizzare feste, merende e andarli a trovare.

 

Rom e Sinti nostri fratelli

Nell’amicizia cresciuta negli anni, è cresciuto anche la condivisione della volontà di vivere la fede: spesso sono state organizzate preghiere per il Natale e la Pasqua, o per situazioni drammatiche che preoccupavano molti, come le preghiere per la pace nei Balcani o le preghiere all’indomani di morti tragiche dei bambini. 

L'amicizia è anche partecipazione

Partecipazione presso i campi dei Rom e/o i Sinti alle feste e ricorrenze fisse e ai momenti di gioia o dolore “non codificabili” (matrimoni, nascite, funerali, malattie)
• Assemblee con adulti Rom e/o Sinti per spiegare novità legislative, pratiche amministrative, politiche sociali
• Assemblee pubbliche nei quartieri di residenza dei Rom e/o Sinti con la popolazione gagè residente
• Feste pubbliche nei quartieri per permettere l’incontro e lo scambio interculturale
• Due grandi manifestazioni cittadine coinvolgono i bambini e gli adolescenti Rom e/o Sinti che partecipano alle Scuole della Pace: la prima è “Il Rigiocattolo”, la seconda è “La festa della Primavera”:

1. Il Rigiocattolo è il nome dell'iniziativa di vendita di giocattoli usati che il movimento del Paese dell'Arcobaleno (che raccoglie tra gli altri i giovani delle “Scuole della Pace”) organizza nelle città in cui è presente, per sostenere progetti di solidarietà in Africa e in altre parti del mondo. Il principio è semplice: non tutto ciò che non si usa più è da buttare, basta un semplice ritocco e un vecchio giocattolo o un mozzicone di candela possono essere riciclati. Il ricavato delle vendite viene utilizzato per finanziare attività di solidarietà in favore dei bambini dei paesi più poveri.

2. La “Festa della Primavera” è una manifestazione pubblica che si svolge verso la fine dell’anno scolastico e raccoglie i lavori svolti durante l’anno dalle Scuole della Pace. Ogni anno alla manifestazione è assegnato un tema legato ai diritti dei minori. Alla manifestazione prendono parte, tra gli altri, molte scuole pubbliche abitualmente frequentate dai bambini Rom e/o Sinti. Titoli delle ultime manifestazioni sono stati: “Viva la Pace!”, “Europa e Africa”, “La scuola è bella”, “I colori dell’amicizia”, “Io ho un sogno...andare a scuola”, “La parola ai bambini”.

La tutela dei diritti

Nelle sue attività con i Rom e i Sinti e nell’amicizia pluriennale consolidatasi con molti di loro, i volontari della Comunità di Sant’Egidio si sono trovati più volte a sostenere – in diverso modo e a diverso titolo - i diritti dei singoli o dei gruppi Rom e/o Sinti dinanzi a differenti istituzioni:
• Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
• Tribunale Ordinario di Roma
• T.A.R. del Lazio
• Ministero dell’Interno
• Questura di Roma – Ufficio Immigrazione
• Ministero della Pubblica Istruzione
• Ministero del Lavoro
• Ministero dell’Interno
• Ministero della Solidarietà Sociale
• Ministero della Sanità
• Uffici Comunali (Ufficio Speciale Immigrazione, Ufficio Anagrafe, Ufficio Cittadinanza, Uffici Municipali)
• Ospedali e Asl

Immigrati, rifugiati 
Rom e Sinti

 


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