Pécs (Ungheria): Una marcia attraversa la città per ricordare la deportazione degli ebrei e dire no all'antisemitismo
24 giugno 2009
A Pécs, in Ungheria, la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica hanno promosso una marcia nel cuore della città, per fare memoria della deportazione degli ebrei verso i campi di sterminio, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel maggio del 1944, infatti, circa quattromila ebrei di Pécs e della regione furono prima chiusi nel ghetto e poi deportati in diversi lager, dove la maggior parte trovò la morte. Solo pochissimi tornarono a casa alla fine della guerra.
Per il terzo anno, la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica della città hanno fatto memoria di questo tragico avvenimento con una fiaccolata che parte dal centro della città e si conclude davanti alla sinagoga. Qui un sopravvissuto, Pál Kaufmann, ha dato la sua preziosa testimonianza.
Ogni anno, si raduna una folla sempre più numerosa, di cui fanno parte tanti giovani, ma anche professori, membri di comunità cristiane, personaggi politici.
Un segno importante in un momento in cui, in varie parti dell'Ungheria, si sono verificati preoccupanti episodi di antisemitismo.