Il 1° dicembre, giornata mondiale della lotta all’AIDS, il Programma DREAM, realizzato dalla Comunità di Sant'Egidio, festeggia i tanti bambini nati sani, e le tante storie di resurrezione di cui è stato testimone in questi ultimi 11 anni di impegno nella lotta all’AIDS in 10 paesi africani.
In questo giorno vogliamo celebrare anche la grande alleanza che DREAM ha realizzato con le persone colpite dal virus in Africa, un’alleanza tra tanti operatori e professionisti della salute, religiosi, istituzioni, persone di buona volontà, laici e credenti, africani e non, per difendere la vita, proteggere la maternità e promuovere la dignità delle donne.
Per la prima volta, negli ultimi anni, il virus sta arrestando la sua corsa a livello mondiale: diminuiscono le nuove infezioni e la mortalità. Combattere l’HIV sta dando e può dare ancora un contributo importante per raggiungere gli obiettivi del millennio (vedi il documento The Goal of a DREAM)
In un momento di crisi economica, siamo convinti che bisogna riaffermare la necessità di un impegno fedele perché il lavoro di questi anni non vada perso proprio adesso che possiamo intravedere la via per sconfiggere l’AIDS. Per questo l’Accesso Universale alle cure resta una frontiera impegnativa ma imprescindibile. I risultati di DREAM e gli studi del WHO lo confermano: sappiamo come tale obiettivo sia raggiungibile, scientificamente provato ed economicamente percorribile.
Nulla è perduto, l’Africa ha sufficienti energie, nonostante le cifre e la crisi economica vorrebbero toglierci la speranza, ma ci è chiesto un nuovo sforzo comune, uno slancio di iniziative per difendere la vita di tanti africani minacciata dalla malattia e dalla povertà.
A nome del diritto di quanti sono nella necessità e dei senza voce, come pure a nome del rispetto e della solidarietà che bisogna avere per loro, DREAM auspica un rinnovato impegno di tutti e una rinnovata alleanza per una globalizzazione della solidarietà che si manifesti nella salvezza di milioni di malati in Africa.
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