Centinaia di nuovi europei hanno celebrato l'inizio del nuovo anno scolastico della Scuola di Lingua e Cultura della Comunità di Sant'Egidio di Barcellona, con una cerimonia di inaugurazione presso l'auditorium della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università Ramón Llull.
La Scuola di Sant'Egidio a Barcellona conta più di 800 studenti di diverse religioni e culture, provenienti da 35 paesi, in un quartiere, come quello del Raval, dove i cittadini immigrati costituiscono il 48% della popolazione residente.
Da quanto è stata aperta, la scuola ha permesso a tanti nuovi europei quella che Yasmina, studentessa del marocco, ha definito "la conquista della parola". Ha detto "Grazie a Sant'Egidio perchè non si stanca di lavorare per la pace ogni giorno, al lato di quelli che soffrono. Perchè ci insegna la gioia del vivere insieme".
Una scuola non solo di lingua, ma anche un luogo dove apprendere una maniera umana di essere nuovi cittadini del mondo, costruendo con la solidarietà la civiltà del futuro: un ponte per l'integrazione e la convivenza. Lo ha spiegato bene Alfred, di 32 anni, arrivato a barcellona quattro anni fa dalle Filippine, che ora insieme alla Comunità di sant'Egidio visita regolarmente un'anziana in un istituto: "La sua storia ha sciolto il mio cuore. Mi ricorda i miei genitori". Come lui, sono tanti i nuovi europei che con Sant'Egidio vivono ogni giorno un percorso di integrazione e solidarietà.
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