Oltre 500 studenti hanno affollato l’artistica Basilica dei Santi Severino e Sossio, nel centro storico di Napoli, per la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti della Scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio.
Tanti gli interventi degli studenti, da quelli che hanno iniziato la Scuola quasi 30 anni fa, come Flor e Ghidei, a quelli giunti da poco in Italia. Omar e Harouna hanno raccontato il loro difficile viaggio dal Gambia, attraverso il deserto fino a Tripoli, e dalla Libia in Italia, via mare.
Maria Luana ha invece raccontato l’esperienza di Genti di pace. Ogni venerdì alla fine delle lezioni, le cucine della scuola ospitano un numeroso gruppo di studenti che, dopo aver preparato i pasti, li distribuisce di sera ai senza fissa dimora del centro città.
C’è più gioia nel dare che nel ricevere, hanno testimoniato gli studenti, spiegando come la Comunità sia una famiglia accogliente per tutti, dove si impara e si vive l’amicizia.
Al termine dell’incontro, a circa 500 studenti è stato consegnato un diploma: dal livello iniziale A1 fino al C1 per i più esperti. Ed è da pochi giorni aperto il bando per partecipare al Corso di mediatore europeo per l’intercultura e la coesione sociale, in seguito all’accordo fra la Scuola di Lingua e Cultura Italiana e l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
In questa prospettiva, la Scuola è un grande dono che richiede a tutti uno slancio di apertura e generosità, per incominciare con un passo nuovo il 2018, anno in cui si celebreranno i 50 anni della Comunità.
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