change language
tu es dans: home - revue de presse newslettercontactslink

Soutenez la Communauté

  
17 Octobre 2013

I 70 anni del rastrellamento a Roma

Il dramma del Ghetto. Ricordare quel dolore non sarà mai retorica

 
version imprimable

Sono passati settant'anni dal 16 ottobre 1943, quando di sabato i tedeschi strapparono di casa più di mille ebrei destinati a Auschwitz. Ne sono tornati 16.
Una sola donna, Settimia Spizzichino (che sentì il dovere di raccontare quell`orrore alla fine della vita). Oggi, a Roma, ci sono vari atti per ricordare: la visita del presidente Napolitano al Tempio ebraico, un convegno alla Camera, una mostra, infine la sera la fiaccolata della memoria tra Trastevere e l`antico ghetto, organizzata dalla Comunità ebraica e quella di Sant'Egidio. Settant'anni sono un punto di svolta, dopo che tanti testimoni sono scomparsi. Esiste già una giornata della memoria, il 27 gennaio, giorno della liberazione di Auschwitz. Perché ricordare anche il 16 ottobre? Non si rischia che diventi una delle tante memorie ossificate?
Addirittura l`ufficialità della memoria suscita tra alcuni giovani reazioni negative.
E impressionante come, su internet, abbia via libera impunemente il filonazismo, che non si perita di festeggiare la morte dell'ultimo scampato romano dai lager.
Il problema è serio, anche perché il gusto della memoria scompare dalla vita pubblica appiattita sull'emozione del momento. Ma la nostra resta una società fatta di storia. Lo abbiamo visto nelle polemiche sui funerali del capitano SS (non gerarca), Erich Priebke, attore nella strage delle Fosse Ardeatine e in altre atrocità. Tra l`altro lo storico sa che Priebke fu contattato nel 1943 da parte vaticana, attraverso il tramite presso i tedeschi, padre Pfeiffer. Questi cercava di garantire il rispetto degli edifici della Chiesa, che nascondevano ebrei, antifascisti, militari, renitenti e ricercati. La strategia vaticana, durante l'occupazione di Roma, voleva coinvolgere anche le recalcitranti SS in quel «concordato ufficioso» (così lo chiama la Wehrmacht) che consentiva pragmaticamente alla Chiesa di essere spazio d`asilo.
La storia di quell`«inverno più lungo» (1943-44) è drammatica e dalle molte facce. Un recente libro, «La Resistenza silenziosa», fa emergere insieme una seria ricostruzione storiografica e la memoria degli ebrei. Ricordare questa storia non è solo parlare dei deportati (almeno 1.774 su circa 14.000); ma anche dei romani. Si sfata il mito del romano bonario. Gli ebrei furono venduti da alcuni romani. Le loro case e negozi furono saccheggiati. Si deve ancora scrivere la storia dei furti e dell`arricchimento con i beni ebraici. Nel dopoguerra è stato accertato in giudizio che almeno 225 ebrei romani furono arrestati per delazione. Ma sono di più. E' la vicenda di «Caino a Roma» come scrive lo storico Osti Guerrazzi. Si deve d'altra parte ricordare la storia di tanti che nascosero gli ebrei: conventi di suore (molti) e di religiosi, ambienti vaticani, famiglie. E' una storia in cui si intrecciano iniziative spontanee e direttive del papa e dei suoi collaboratori. In una inedita cronaca delle suore francescane della misericordia, si legge in data 23 ottobre
1943: «E' espresso desiderio dei superiori ecclesiastici che i conventi si prendano cura di questi oppressi». C`è poi una vasta zona grigia, poco esplorata. Roma era tanto complicata. Si diceva «metà Roma nasconde l`altra metà».

Anche i tedeschi sapevano l'attività segreta delle case religiose (è ben documentato). Generosità, diplomazia, violenza, viltà, abilità, doppiogiochismo si fiancheggiavano e si incrociavano. E' una storia molto italiana, non retorica, purtroppo vera.
Il 16 ottobre ricorda il dramma di più di mille ebrei romani deportati per ordine di Hitler, da SS che usarono per trovarli il censimento fascista dei «non ariani» del 1938, conseguenza delle leggi razziste. E' una memoria che non passa, perché scritta nel dolore delle famiglie ebree. E' un punto di svolta nei rapporti tra ebrei e cattolici (consapevoli di non poter lasciare soli gli ebrei come fu nel 1938 e del rapporto insopprimibile con loro). E' una ferita nel cuore della capitale.
Il 16 ottobre quindi non è da dimenticare: la più grande razzia di ebrei in Italia, per di più nella capitale, dovrebbe essere un giorno tutto particolare, in cui accrescere la memoria italiana in modo vivo e non istituzionale. Non un fatto retorico, ma una sosta pensosa nel ricordo del dolore, dell`umanità e della vergogna, di cui è impastata la nostra storia.


 LIRE AUSSI
• NOUVELLES
26 Janvier 2018

Journée de la Mémoire de la Shoah. Contre le racisme et l'antisémitisme : faire grandir la culture de la rencontre et la défense des plus vulnérables

IT | ES | DE | FR | CA
22 Décembre 2017
ROME, ITALIE

Andrea Riccardi reçu en audience par le pape François : les couloirs humanitaires et la paix parmi les sujets de l'entretien

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | ID
16 Novembre 2017

Visite du président autrichien Alexander Van der Bellen à la Communauté de Sant'Egidio

IT | ES | DE | FR | HU
13 Septembre 2017
OSNABRÜCK, ALLEMAGNE

La vidéo intégrale de la cérémonie finale "Chemins de paix" 2017

IT | EN | ES | FR | NL
22 Août 2017

Pour le pape, l'intrégation est un processus clé. Un article d'Andrea Riccardi sur le message du pape François sur les migrants

IT | ES | DE | FR
9 Août 2017

Immigration, trafics d’êtres humains, droits humains, question libyenne. L’entretien d’Andrea Riccardi dans La Stampa

IT | ES | DE | FR | CA
toute l'actualité
• PRESSE
11 Février 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

22 Février 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

22 Février 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

21 Février 2018
Famiglia Cristiana

I 50 anni di Sant'Egidio. L'abbraccio.

21 Février 2018
Famiglia Cristiana

La rivoluzione dell'amore e della tenerezza, l'unica necessaria #santegidio50

20 Février 2018
L'Osservatore Romano

Matarella per il mezzo secolo di Sant’Egidio

toute la revue de presse
• ÉVÉNEMENTS
23 Janvier 2018 | LIVOURNE, ITALIE

Memoria della deportazione degli ebrei di Livorno

TOUTES LES RÉUNIONS DE PRIÈRE POUR la PAIX
• DOCUMENTS

Andrea Riccardi - Oriente y Occidente - Diálogos de civilización

tous les documents

PHOTO

1507 visites

1702 visites

1504 visites

1530 visites

1542 visites
tous les médias associés