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Dal primo libro dei Maccabei 10, 1-89

1Nell'anno centosessanta Alessandro Ep�fane, figlio di Antioco, s'imbarc� e occup� Tolem�ide; vi fu riconosciuto re e cominci� a regnare. 2Quando lo seppe, il re Demetrio radun� un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra. 3Demetrio mand� anche lettere a Gi�nata con espressioni di amicizia per esaltarlo. 4Diceva infatti: "Preveniamo costoro con la proposta di far pace con noi, prima che Gi�nata concluda un'alleanza con Alessandro contro tutti noi. 5Si ricorder� certo di tutti i mali che abbiamo causati a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo". 6Gli concesse facolt� di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato e gli fece restituire gli ostaggi che erano nell'Acra. 7Gi�nata venne in Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra. 8Questi ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facolt� di arruolare milizie. 9Quelli dell'Acra restituirono gli ostaggi ed egli li rese ai loro genitori. 10Gi�nata pose la residenza in Gerusalemme e incominci� a ricostruire e rinnovare la citt�. 11Ordin� ai costruttori di edificare le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e cos� fecero. 12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da B�cchide fuggirono; 13ognuno abbandon� la sua posizione e torn� alla sua terra; 14solo in Bet-Zur erano rimasti alcuni traditori della legge e dei comandamenti; fu quello il loro rifugio.

15Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Gi�nata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate 16e disse: "Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e alleato". 17Scrisse e sped� a lui questa lettera:

18"Il re Alessandro al fratello Gi�nata salute. 19Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte e potente e disposto ad essere nostro amico. 20Noi dunque ti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re - gli aveva inviato anche la porpora e la corona d'oro - perch� tu favorisca la nostra causa e mantenga amicizia con noi". 21Gi�nata indoss� le vesti sacre nel settimo mese dell'anno centosessanta nella festa delle Capanne e arruol� soldati e fece preparare molte armi.

22Demetrio venne a sapere queste cose e si rattrist� e disse: 23"Perch� abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amicizia dei Giudei a suo sostegno? 24Scriver� anch'io parole d'invito e proposte di onori e di doni, perch� passino dalla nostra parte". 25Scrisse loro in questi termini: "Il re Demetrio al popolo dei Giudei salute. 26Avete osservato le nostre alleanze e siete rimasti nella nostra amicizia e non siete passati ai nostri nemici: l'abbiamo saputo e ne siamo felici. 27Continuate dunque a mantenerci la vostra fedelt� e ricambieremo con favori quello che farete per noi. 28Vi concederemo ampie immunit� e vi invieremo doni. 29Fin da ora dispenso voi ed esonero tutti i Giudei dal tributo e dalla tassa del sale e dalle corone. 30Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la met� dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre. 31Gerusalemme sia santa ed esente con il suo distretto e cos� siano sacre le decime e i tributi. 32Rinuncio anche al potere sull'Acra in Gerusalemme e la concedo al sommo sacerdote perch� vi stabilisca uomini da lui scelti a presidiarla. 33Rimetto in libert� senza compenso anche ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei dom�ni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame. 34Tutte le feste e i sabati e i noviluni e il triduo prima e il triduo dopo la festa siano tutti giorni di esenzione e di immunit� per tutti i Giudei che sono nel mio regno; 35nessuno avr� il potere di intentare causa contro di loro o di disturbarli per alcun motivo. 36Si potranno arruolare nell'esercito del re fino a tremila Giudei e sar� dato loro il soldo, come spetta a tutte le forze del re. 37Saranno posti di stanza alcuni di loro nelle pi� grandi fortezze del re, alcuni di loro saranno anche preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandamenti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea. 38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti dalla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorit� che non sia quella del sommo sacerdote. 39Assegno Tolem�ide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme per le spese necessarie al santuario. 40Io personalmente assegno ogni anno quindicimila sicli d'argento prelevati dai diritti del re sulle localit� pi� convenienti. 41Gli ulteriori contributi che non sono stati versati dagli incaricati come negli anni precedenti, d'ora in poi saranno corrisposti per le oprere del tempio. 42Oltre a ci� i cinquemila sicli che venivano prelevati dall'ammontare delle entrate annuali del tempio sono anche condonati perch� appartengono ai sacerdoti che vi prestano servizio. 43Chiunque si rifuger� nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sar� dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno. 44Per le costruzioni e i restauri nel tempio le spese saranno sostenute dalla cassa del re. 45Anche per la costruzione delle mura e delle fortificazioni intorno a Gerusalemme le spese saranno sostenute dall'erario del re e cos� la costruzione di mura nella Giudea".

46Quando Gi�nata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquit� da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire. 47Ma preferirono Alessandro, perch� questi era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono sempre alleati.

48Il re Alessandro raccolse grandi forze e usc� in campo contro Demetrio. 49I due re attaccarono battaglia e l'esercito di Demetrio fu messo in fuga; Alessandro lo insegu� ed ebbe la meglio sulle sue truppe; 50la battaglia infuri� fino al tramonto del sole e Demetrio cadde ucciso in quel giorno.

51Alessandro mand� allora ambasciatori al re Tolomeo con questo messaggio: 52"Poich� sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei miei padri, ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio - egli si era impadronito del mio territorio 53ma io gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito furono sconfitti dal nostro e ci siamo seduti sul trono del suo regno - 54concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sar� tuo genero e offrir� a te e a lei doni degni di te".

55Tolomeo rispose: "Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. 56Io far� quanto hai proposto nella lettera, ma tu vienimi incontro fino a Tolem�ide, perch� ci vediamo a vicenda, e io diventer� tuo suocero, come hai chiesto".

57Tolomeo part� dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si rec� a Tolem�ide nell'anno centosessantadue. 58Gli and� incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebr� le nozze con lei in Tolem�ide secondo lo stile dei re con grande sfarzo.

59Il re Alessandro scrisse a Gi�nata di venirgli incontro. 60Egli and� con grande parata a Tolem�ide e s'incontr� con i due re; offr� loro e ai loro amici oro e argento e molti doni e si guadagn� il loro favore. 61Si accordarono per� contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prest� loro ascolto. 62Il re invece diede ordine di far deporre a Gi�nata le sue vesti e di rivestirlo della porpora e l'ordine fu eseguito. 63Il re lo fece sedere accanto a s� e disse ai suoi ufficiali: "Attraversate con lui la citt� e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia in alcun modo". 64Ora, quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava il banditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti. 65Il re gli confer� onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costitu� stratega e governatore della provincia. 66Cos� Gi�nata torn� a Gerusalemme in pace e gioia.

67Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri. 68Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e torn� in Antiochia. 69Demetrio affid� il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accamp� presso Iamnia e invi� al sommo sacerdote Gi�nata questo messaggio:

70"Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perch� ti fai forte contro di noi stando sui monti? 71Ora, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nella pianura e qui misuriamoci, perch� con me c'� la forza delle citt�. 72Inf�rmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Non potrete tener saldo il piede davanti a noi, perch� gia due volte sono stati da noi sconfitti i tuoi padri nella loro terra. 73Cos� ora non potrai resistere alla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'� roccia n� scoglio n� luogo in cui rifugiarsi". 74Quando Gi�nata intese le parole di Apollonio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e usc� da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo. 75Si accamp� presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la citt�, perch� a Giaffa vi era un presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto; 76i cittadini spaventati aprirono e Gi�nata fu padrone di Giaffa. 77Apollonio lo seppe e mise in campo tremila cavalli e molte truppe e si mosse verso Asd�d, come se intendesse fare quel percorso, ma subito si spinse nella pianura, poich� aveva una cavalleria numerosa sulla quale contava. 78Gi�nata lo insegu� alle spalle in direzione di Asd�d e gli eserciti attaccarono battaglia. 79Apollonio aveva lasciato un migliaio di cavalieri nascosti dietro di loro; 80Gi�nata per� si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe da mattina fino a sera. 81Ma le truppe tennero fermo come aveva ordinato Gi�nata, mentre i cavalli di quelli si stancarono. 82Allora Simone fece uscire le sue riserve e attacc� la falange e poich� la cavalleria ormai era esausta, quelli furono travolti e si diedero alla fuga; 83i cavalieri si dispersero nella pianura e gli altri si rifugiarono in Asd�d ed entrarono in Bret-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo. 84Gi�nata allora incendi� Asd�d e le citt� all'intorno, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon e quanti vi si erano rifugiati. 85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini. 86Poi Gi�nata tolse il campo di l� e si accamp� di fronte ad Ascal�na e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori. 87Cos� Gi�nata torn� in Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino. 88Il re Alessandro, udendo queste notizie, aument� gli onori a Gi�nata; 89gli invi� la fibbia d'oro che si usa inviare ai parenti del re e gli diede in possesso Ekr�n e tutto il suo territorio.

 

 

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