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Dal primo libro dei Maccabei 13, 1-53

1Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a schiacciarla; 2vide che il popolo era tremante e impaurito, and� a Gerusalemme e radun� il popolo; 3li confort� e disse loro: "Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario e le guerre e le difficolt� che abbiamo sostenute. 4Per questa causa sono morti i miei fratelli, tutti per la causa di Israele, e sono restato io solo. 5Ebbene, mai risparmier� la vita di fronte a qualunque tribolazione: perch� io non sono pi� importante dei miei fratelli. 6Anzi io difender� il mio popolo e il santuario e le vostre mogli e i figli vostri, poich� si sono radunati tutti i pagani per sterminarci, spinti dall'odio". 7Lo spirito del popolo si infiamm� all'udire queste parole; 8perci� risposero gridando a gran voce: "Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Gi�nata tuo fratello; 9combatti la nostra guerra e quanto ci comanderai noi faremo". 10Egli allora radun� tutti gli uomini atti alle armi e acceler� il completamento delle mura di Gerusalemme e le fortific� tutt'attorno. 11Poi invi� Gi�nata figlio di Assalonne con un forte esercito a Giaffa; egli ne scacci� gli occupanti e rimase l� sul posto.

12Intanto Trifone si mosse da Tolem�ide con ingenti forze per venire in Giudea e aveva con s� Gi�nata come prigioniero. 13Simone a sua volta si accamp� in Adida di fronte alla pianura. 14Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Gi�nata suo fratello e che si accingeva a muovergli guerra, perci� mand� messaggeri a proporgli: 15"Gi�nata tuo fratello lo tratteniamo a causa del denaro che doveva all'erario del re per gli affari che amministrava. 16Ora, mandaci cento talenti d'argento e due dei suoi figli in ostaggio, perch� una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libert�". 17Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mand� ugualmente a prendere l'argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo, 18che poteva commentare: "E' perito perch� non gli hai mandato l'argento n� i figli". 19Perci� gli mand� i cento talenti e i figli; ma quegli non mantenne la parola e non liber� Gi�nata. 20Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Ad�ra. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva. 21Quelli dell'Acra intanto inviarono messaggeri a Trifone sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie. 22Trifone allest� tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima, e cos� a causa della neve non pot� andare. Perci� si mosse e and� in G�laad. 23Quando fu vicino a Bascama, uccise Gi�nata e lo seppell� sul posto. 24Poi torn� e part� per la sua regione.

25Simone mand� a prendere le ossa di Gi�nata suo fratello e lo seppell� in Modin, citt� dei suoi padri. 26Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni. 27Simone sopraelev� il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista con pietre levigate, dietro e davanti. 28Poi dispose sette piramidi, l'una di fronte all'altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli. 29Le complet� con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare. 30Tale � il mausoleo che eresse in Modin e che esiste ancora.

31Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovinetto, finch� lo uccise 32e si fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell'Asia e procur� grandi rovine al paese. 33Simone intanto complet� le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e riforn� le fortezze di viveri. 34Poi Simone scelse uomini adatti e li invi� al re Demetrio per ottenere esoneri al paese; perch� tutti gli atti di Trifone erano state rapine.

35Il re Demetrio lo assicur� in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:

36"Il re Demetrio a Simone sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e al popolo dei Giudei salute. 37Abbiamo ricevuto la corona d'oro e la palma che ci avete inviata e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni; 38quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruite restino di vostra propriet�. 39Vi condoniamo le mancanze e le colpe fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva in Gerusalemme, non sia pi� riscosso. 40Se alcuni di voi sono atti ad essere iscritti al seguito della nostra persona, siano iscritti e regni la pace tra di noi".

41Nell'anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele 42e il popolo cominci� a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: "Anno primo di Simone il grande, sommo sacerdote, stratega e capo dei Giudei".

43In quel tempo Simone pose il campo contro Ghezer, la circond� di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la citt� e abbatt� una torre impadronendosene. 44I soldati della torre mobile si lanciarono nella citt� e si produsse in citt� un grande trambusto. 45I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, con le vesti stracciate, e supplicarono a gran voce per indurre Simone a dar loro la destra 46e dissero: "Non trattarci secondo le nostre iniquit�, ma secondo la tua clemenza". 47Simone venne a patti con loro e non combatt� oltre contro di loro; ma li scacci� dalla citt�, purific� le case nelle quali c'erano idoli, e cos� entr� in citt� con canti di lode e di ringraziamento. 48Egli elimin� da essa ogni contaminazione e vi stabil� uomini che fossero osservanti della legge; poi la fortific� e costru� in essa la propria dimora.

49Ora quelli dell'Acra in Gerusalemme, messi nell'impossibilit� di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano terribilmente affamati e buon numero di essi moriva di fame. 50Allora fecero giungere il loro grido a Simone, perch� desse loro la destra, e Simone la diede; cos� li sloggi� di l� e purific� l'Acra da tutte le contaminazioni. 51Fecero ingresso in quel luogo il ventitr� del secondo mese dell'anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cembali e arpe e con inni e canti, perch� era stato eliminato un grande nemico da Israele. 52Simone stabil� di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto complet� la fortificazione del monte del tempio lungo l'Acra; qui abit� con i suoi. 53Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza in Ghezer.

 

 

Maccabei_1
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