Daniela Parisini

 

  • Crescita 1
    CRESCITA 2006 Olio su tela (3 tele di cm 40x30 e2 tele di cm 24x18) Cinque tele di diverse dimensioni narrano la crescita di un bambino dalla nascita all'adolescenza. Daniela spiega la prima tela come la nascita; in un'altra ci sono lacrima e nell'ultima con un motivo geometrico l'intelligenza del bambino che si struttura. Le due piccole con colori scuri sono "i momenti difficili della crescita".
  • Crescita 2
  • Crescita 3
  • Daniela Parisini
  • Daniela e Valentino
  • Dream
    DREAM 2005 Matite acquerellabili su carta, cm. 33x48 Il quadro � stato realizzato nei mesi di preparazione del progetto espositivo dedicato all'Africa (Piazza del popolo, Roma 2005). In alcune riunioni avvenute nel laboratorio di pittura si � parlato del problema dell'A.I.D.S, in Africa. Daniela quindi ha ricevuto molte notizie sul programma DREAM su come sia possibile curare i malati e far nascere e crescere bambini liberi dalla malattia. Nel suo disegno si leggono tanti elementi di questa complessa problematica Una donna tiene in braccio il suo bambino e il male si allontana in forme angoscianti e nere. Daniela ha descritto capanne e vegetazione, con l'azzurro lasciando il colore per la colomba (simbolo di DREAM e della Comunit�) che attraversa e d� luce alla scena.
  • Tuffo in un sogno
    TUFFO IN UN SOGNO Olio su tela, inserzione di piccole perle di vetro Cm 150x120 L'opera � stata dipinta nell'ambito del lavoro biennale sui bambini nel corso del 2007. Daniela dice che "Gli adulti non sanno i sogni dei bambini". Vuole dipingerli e mostrarli. "Era il fondo del mare, un mondo fantastico dove sono preziosi i sogni dei bambini. Mi sono messa a lavorare, ci ho messo l'olio, un impasto, il bianco con il blu su un punto. Ho lavorato molto: poi ho fatto tutti questi graffiti, l'azzurro trasparente." Dopo una prima stesura di azzurro, Daniela ha infatti impastato l'olio con un materiale "volumizzante", che ha potuto stendere con le mani sulla tela. All'interno vi ha posto delle perle di vetro.
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Biografia a cura di Margherita Basile

 

Daniela è nata a Roma il 4 agosto del 1964. All’età di due anni si trasferisce con la famiglia a Sudbury in Canada dove riceve cure specializzate per i suoi problemi cardiaci e per le sue difficoltà nella crescita e nell’apprendimento. Questo stato di salute le varrà il riconoscimento dell’invalidità civile con la diagnosi di cardiopatia congenita (prolasso della valvola mitralica) in soggetto con ipoevolutismo e infantilismo psichico.

 

In Canada nascono anche  una sorella e un fratello. Nel  1975 la famiglia ritorna in Italia , a Roma, e Daniela entra nell’istituto Casa S. Rosa. Qui completa il ciclo scolastico e  consegue la licenza media. Vi rimane fino al 2003.


Nel 1984 alcune persone della Comunità di Sant’Egidio cominciano in modo regolare a visitare le ospiti dell’Istituto, a fare delle attività e ad uscire con loro. Daniela diventa una delle amiche più fedeli.  L’istituto, come racconta lei stessa, “era bello, ma sempre istituto era”. Così nel corso degli anni Daniela matura una convinzione, quella di andar via dall’istituto e in questo suo progetto coinvolge prima di tutto gli amici, , e poi  i suoi familiari, il padre e, dopo la sua morte, il fratello. A 39 anni compiuti Daniela realizza il suo sogno , avere finalmente una casa propria, la casa degli Amici! Racconta: “Io ho vissuto molti anni in istituto, molti anni. Da piccola sognavo sempre di andar via. Che senso aveva questo? Via. Io ero una bambina proprio, una bambina che sognava d’andar via, di essere libera, non lo so, io avevo questo sogno. Oggi,  il sogno mio si è realizzato, il sogno della mia vita, grazie alla Comunità che ha preso sul serio il mio sogno”. Daniela vive oggi  nella casa de Gli Amici nel quartiere di Monteverde. Grande conversatrice, è capace di intrattenere chiunque, in particolare  spiegando  con passione come la sua vita sia cambiata. Più ne parla e più trova le parole.
Daniela è legatissima alla sua famiglia, al fratello che sta  a Roma e alla sorella e al nipotino che vivono in America.


La mattina continua a frequentare i laboratori formativi della Casa Santa Rosa, il pomeriggio si gode la compagnia  de “Gli Amici”.


Ha cominciato a dipingere nel 2003 a Trastevere, scoprendo nella pittura, oltre che una forma artistica in cui cimentarsi, anche un canale  per esprimere i suoi sentimenti sulla vita e sul mondo, come è e come vorrebbe che fosse.
Per lei questa non è un’attività qualsiasi, ma uno degli impegni importanti della settimana. A casa discorre spesso delle opere in corso, come procedono e che significato abbiano Nei suoi disegni e nei suoi dipinti è continuo il riferimento alla sua storia e alla vita nuova cominciata da qualche anno.


 

Hai stampato una pagina del sito www.santegidio.org